Scampia: Il dramma delle famiglie delle Vele dopo il crollo di luglio
Difficoltà nel trovare una casa temporanea per gli abitanti delle Vele Rossa e Gialla, in vista della demolizione e ricostruzione delle strutture
Gli abitanti delle Vele di Scampia stanno vivendo un vero e proprio calvario. Dopo il crollo parziale avvenuto lo scorso luglio, molte famiglie che risiedono nelle Vele Rossa e Gialla si trovano in una situazione precaria, faticando a trovare nuove sistemazioni temporanee.
Questa difficoltà è legata alla prossima fase del progetto “Restart Scampia”, che prevede la demolizione e ricostruzione di queste strutture fatiscenti, con l'inizio dei lavori previsto per i primi mesi del 2025.
Incontro istituzionale per affrontare la crisi abitativa
Per affrontare questa emergenza, è stata convocata una riunione dal prefetto di Napoli, Michele di Bari, alla quale hanno partecipato diverse autorità locali, tra cui il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi e l'assessore alla legalità Antonio De Iesu, oltre a rappresentanti delle forze dell'ordine, della Caritas, e del clero locale. Il tavolo istituzionale, che diventerà permanente con cadenza settimanale, ha come obiettivo primario quello di trovare soluzioni rapide e concrete per le famiglie colpite.
Nonostante le risorse economiche stanziate dal Comune di Napoli per sostenere le famiglie nel pagamento dell'affitto temporaneo, si è evidenziato un problema chiave: la resistenza dei proprietari a concedere in affitto le proprie abitazioni agli sfollati delle Vele. Questo ha creato un serio ostacolo nel garantire una transizione ordinata fino al completamento dei nuovi alloggi previsti dal progetto di riqualificazione.
Scarsa disponibilità da parte dei proprietari di immobili
Uno dei punti più critici emersi durante la riunione è la scarsa disponibilità dei proprietari di immobili a concedere le proprie abitazioni agli inquilini delle Vele, nonostante questi ultimi possano beneficiare di fondi pubblici destinati al pagamento del canone di locazione. La mancanza di fiducia e la percezione negativa associata agli abitanti delle Vele sembrano essere alla base di questa ritrosia. Le famiglie sfollate si trovano quindi bloccate in una sorta di limbo, incapaci di trovare una sistemazione temporanea mentre attendono la realizzazione dei nuovi alloggi.
Le rassicurazioni del Comune di Napoli
Durante l’incontro, il sindaco Gaetano Manfredi ha ribadito che i proprietari degli immobili devono essere informati che le famiglie hanno diritto a contributi pubblici per l'affitto, e che il Comune si impegnerà a certificare la fruizionedi tali fondi con una rendicontazione trasparente. L'obiettivo è convincere i proprietari che questa situazione è solo temporanea, e che l'affitto sarà garantito fino al completamento dei lavori di ricostruzione.
Manfredi ha sottolineato l’importanza di trasmettere il messaggio che le nuove sistemazioni occorreranno solo per il tempo strettamente necessario al completamento dei nuovi alloggi, che saranno realizzati nell’ambito del progetto “Restart Scampia”. Questo piano di riqualificazione prevede l'abbattimento della Vela Gialla e la costruzione di nuovi edifici residenziali più sicuri e moderni.
Il progetto "Restart Scampia" e il futuro della zona
Il progetto Restart Scampia è una delle iniziative più ambiziose per la riqualificazione del quartiere, famoso per le Vele, divenute simbolo di degrado e criminalità. Il piano prevede non solo la demolizione delle strutture pericolanti, ma anche la costruzione di nuove abitazioni, aree verdi e spazi pubblici che possano offrire una nuova vita a questa parte di Napoli.
L'abbattimento della Vela Gialla, previsto nei primi mesi del 2025, segnerà l'inizio concreto di questo processo di trasformazione, che mira a migliorare la qualità della vita degli abitanti del quartiere. Tuttavia, il percorso è ancora lungo e complesso, e richiede l'impegno congiunto di istituzioni, associazioni e cittadini per garantire che la transizione avvenga senza ulteriori disagi per le famiglie coinvolte.
Le famiglie aspettano una soluzione
Nonostante gli sforzi delle autorità, molte famiglie sono ancora in attesa di una soluzione concreta. Il tempo stringe, e l'inizio dei lavori di demolizione richiede che gli abitanti trovino una nuova sistemazione il prima possibile. Il tavolo istituzionale avrà il compito di monitorare da vicino la situazione e garantire che nessuno venga lasciato indietro durante questa fase cruciale di trasformazione urbana.