È fissata tra 10 giorni la scadenza dell'ultimo Dpcm. Arriverà dunque a breve un nuovo provvedimento anti-covid da palazzo Chigi. Ma cosa succederà alla scuola? I licei torneranno con le attività in presenza in tutta Italia?
La ministra dell'Istruzione Lucia Azzolina, insieme al ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, spinge per la riapertura. Del resto, anche il Comitato Tecnico Scientifico conferma l'importanza della ripartenza in classe, poiché prolungare la DAD vorrebbe dire provocare: "Danni gravi per i ragazzi".
Scuola: che succede in Campania?
Dopo l'ordinanza n.90/2020, in Campania l'apertura delle scuole - attualmente solo per le prime classi delle elementari e per la scuola dell'infanzia - è stata fissata al 24 novembre 2020. Tuttavia la ripresa delle attività in classe è ulteriormente slittata, e riprenderà regolarmente solo da mercoledì 25 novembre.
Non tutti i comuni si sono però allineati con la Regione, e sono molti i sindaci in Campania che si stanno muovendo in senso opposto, optando per una chiusura prolungata della scuola. A Pomigliano d'Arco (Napoli) ad esempio, la didattica resterà ancora sospesa, in attesa di ulteriori miglioramenti nella curva dei contagi. Tra l'altro, anche il sindaco di Aversa, Alfonso Golia, ha deciso per la proroga e con lui molti sindaci del Casertano.
Decisioni simili sono state prese da tanti altri primi cittadini di tutto il Paese, dal Nord al Sud. Insomma, la situazione sembra essere tutt'altro che stabile e situazione e priva di preoccupazioni.
Si pensa alla riapertura in tutta Italia
Il Governo segue però la linea della riapertura. A partire dal Comitato Tecnico Scientifico. Ecco le dichiarazioni di stamane del responsabile Cts, Agostino Miozzo: "Le scuole devono, non possono, ma devono, restare aperte".
Difatti, puntualizza: "Avremo momenti analoghi all'estate l'evoluzione dell'epidemia porterà a dati simili o addirittura peggiori di quelli attuali. Significa che le scuole rischiano di restare chiuse altre settimane".
La scuola va riaperta, poiché, secondo Miozzo: "Avremo una generazione di liceali che andrà all'esame di Stato avendo perso il contatto fisico con l'universo scolastico per quasi un anno. Un danno incommensurabile".
E la ministra Azzolina è totalmente d'accordo con il Comitato: "Siamo consapevoli del fatto che servono ancora molti sforzi, ma siamo pronti a farli. Perché la scuola è lo spazio dedicato ai nostri ragazzi dove imparare, socializzare, crescere, interagire. È il luogo dove trascorrono gran parte del loro tempo e per questo deve essere un ambiente protetto, accogliente e sicuro".
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