Monte Bondone, Mirko Petrolli non ce l'ha fatta: aveva solo 14 anni
L'incidente domenica a causa del terreno bagnato: era scivolato in un burrone durante una battuta di caccia col padre
Mirko Petrolli, un ragazzo di 14 anni originario di Cimone, è tragicamente morto mercoledì 20 novembre, a causa delle gravi ferite riportate in seguito a un incidente avvenuto domenica 17 novembre sul Monte Bondone. Il giovane si trovava lì per una battuta di caccia insieme al padre, al fratello e ad altri membri del gruppo. Durante l'escursione, a causa del terreno bagnato e scivoloso, Mirko è scivolato, precipitando per circa 200 metri lungo il pendio che scende dal bivacco Primo Larentis verso la Val de la Lengua, alle pendici di Cima Verde.
Immediatamente soccorso, il ragazzo è stato trasportato d'urgenza in terapia intensiva all'ospedale Santa Chiara di Trento. Nonostante gli sforzi dei medici, le sue condizioni sono risultate gravissime e, dopo tre giorni di lotta, Mirko ha perso la vita. La sua famiglia ha preso la decisione di donare gli organi, permettendo a Mirko di continuare a vivere attraverso il gesto di solidarietà che salverà altre vite.
La reazione della comunità scolastica: un ragazzo benvoluto da tutti
La notizia della morte di Mirko ha sconvolto non solo la sua famiglia, ma anche la comunità scolastica che lo aveva visto crescere. Mirko frequentava la prima liceo all'istituto Sacro Cuore di Trento, dove era noto per il suo carattere gentile e la sua capacità di portare gioia a tutti quelli che lo circondavano. Alberto Ventroni, preside dell'istituto, ha voluto ricordarlo come un "ragazzo benvoluto da tutti", tanto dai docenti quanto dai compagni e amici. Mirko era un giovane che trasmetteva serenità e positività, ed è stato amato da tutti coloro che hanno avuto la fortuna di conoscerlo. Giovedì, nella chiesetta della scuola, si terrà una preghiera in suo ricordo.
Il dolore del paese di Cimone: una tragedia che unisce la comunità
Anche il piccolo paese di Cimone, dove Mirko era nato e cresciuto, è rimasto scosso dalla sua tragica morte. Il sindaco Damiano Bisesti ha dichiarato che, in segno di lutto, il giorno del funerale, che probabilmente si terrà sabato mattina, verrà proclamato il lutto cittadino. Il primo cittadino ha descritto Mirko come un "ragazzo molto gentile", sempre pronto a salutare con un sorriso chi incontrava. "È una notizia che ha scosso tutta la comunità", ha aggiunto Bisesti, sottolineando quanto fosse amato il giovane da tutti.
La comunità di Cimone si è stretta attorno alla famiglia Petrolli, che ha subito un dolore immenso. Mirko, figlio unico della madre Cinzia, aveva anche due fratelli più grandi dal lato paterno, Giovanni. Il sindaco Bisesti ha personalmente visitato la famiglia per offrire il suo sostegno in un momento tanto difficile. La speranza che Mirko potesse superare la grave situazione, alimentata dall'amore della sua famiglia e dagli sforzi dei medici, si è purtroppo infranta con la sua morte.
Il gesto di amore della famiglia: la donazione degli organi
In un momento di dolore inimmaginabile, i genitori di Mirko hanno preso la dolorosa decisione di autorizzare la donazione degli organi del figlio. Questo gesto altruista, che onora la memoria di Mirko, permetterà di salvare altre vite e dimostra la grandezza del cuore della famiglia. La comunità intera, unita nel dolore, continuerà a ricordare il giovane con affetto e gratitudine per l'esempio di bontà e serenità che ha dato in vita.
La tragica vicenda di Mirko, che ha scosso un'intera comunità, non solo lascia un vuoto profondo nei cuori di chi lo amava, ma anche una lezione di amore e speranza. La donazione degli organi di Mirko è un atto che non solo consente ad altri di vivere, ma anche un segno del coraggio di una famiglia che, nel dolore, sceglie di fare del bene agli altri.