Scongiurare il pericolo di un nuovo lockdown

L'ombra del lockdown si fa sempre più nitida. Sono in fase di valutazione nuove misure di contenimento più stringenti per fermare l'avanzata del Covid; alcuni territori più di altri sembrano essere vulnerabili alla diffusione del contagio, a causa del gran numero di spostamenti che ogni giorno mette a dura prova la mobilità urbana. Nel breve periodo, infatti, le grandi metropoli italiane con la ripresa quasi a pieno regime delle attività economiche, come Milano e il suo hinterland, Roma e Napoli, rischiano di entrare in un vortice senza uscita. In sostanza, in alcune aree del Paese ben presto potrebbe essere reso obbligatorio un vero e proprio coprifuoco; come già purtroppo avviene in alcune zone delimitate del territorio campano e lombardo. Lo spiega ad Affaritaliani.it Fabrizio Pregliasco, virologo dell’università di Milano e componente del Comitato tecnico scientifico (Cts) della Lombardia per l’emergenza Covid-19.

Il Natale è a rischio lockdown

Come continua il dott. Pregliasco, la possibilità di una nuova chiusura delle attività è un rischio concreto; il motivo va ricercato nella sconsideratezza dell'estate appena trascorsa, definita "troppo ballerina". E specifica che quanto al vaccino per il Covid-19 “ci vorranno almeno sei mesi per averlo generalizzato. A dicembre saranno disponibili dei lotti ma non su larga scala”.

Le dimostranze dei lavoratori

Di contrario molte sono le manifestazioni di protesta di professionisti e commercianti, soprattutto, che si dichiarano fortemente contrari alle chiusure forzate legiferate negli ultimi Dpcm nazionali e ordinanze locali. Staremo quindi a vedere se sarà il buon senso dettato dagli avvertimenti dei virologi a preservare il precario equilibrio tra il quadro economico del Paese e la situazione sanitaria attuale. (IlFattoVesuviano).

Dubbi e incertezze delle autorità italiane

Il rischio di una nuova chiusura è invece una possibile certezza, aldilà di tutte le «rassicurazioni». È il timore del governatore della Sicilia, Nello Musumeci, che si è confrontato con i suoi colleghi e con il Presidente Conte e i ministri sulle misure varate.

Aggiunge poi il governatore

«I cittadini non si sentano soli e si fidino delle istituzioni, a partire dal territorio, non possiamo mettere certo un  carabiniere per ogni autobus, le regole di distanziamento sono una necessità ineludibile» (Il Tempo.it) Leggi anche "Nuovo Dpcm, l’ira del sindaco di Napoli: “Conte non può lasciarci col cerino in mano” Metti like alla pagina 41esimoparallelo e iscriviti al gruppo 41esimoparallelo
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