SAVONA. Un lutto immenso quello che ha investito la città di Savona per la morte di Marika Galizia, 27enne, deceduta dopo un parto cesareo per dare alla luce il suo piccolo. Il bambino è ricoverato in condizioni critiche al Gaslini di Genova dove è stato ricoverato e intubato.

Marika morta a 27 anni, aperta un'inchiesta

Le cause del decesso di Marika, che faceva l'arbitro da 11 anni e che era figlia di un assistente capo della Questura di Savona aggregato alla Polfer di Albenga, sono oggetto di indagine: si vuole capire come le condizioni della ragazza, che non presentava alcun problema di salute pregresso, siano potute peggiorare fino alla morte. La Procura ha aperto un'inchiesta e disposto l'autopsia, che verrà eseguita domani, venerdì 24 settembre, e che potrà aiutare a rispondere ad alcune delle domande che inquirenti e familiari della vittima si stanno facendo nelle ultime ore. L'Asl2 ha avviato l'audit interno, mentre il governatore della Liguria Giovanni Toti ha inviato al San Paolo gli ispettori perché controllino le cartelle cliniche, i report e ascoltino i colleghi. Secondo una prima ricostruzione, Marika era arrivata in ospedale per il parto, ma durante il travaglio qualcosa è andato storto e lei ha perso conoscenza. È stato praticato un taglio cesareo, poi la situazione è degenerata e lei è stata trasferita in rianimazione. I sanitari hanno provato per un'ora a salvarle la vita ma senza successo. "La paziente è stata ricoverata ieri mattina per il parto al termine di una gravidanza nella norma, in salute e con tutti gli esami di routine regolari. Lo stato di salute della paziente si è aggravato improvvisamente durante il decorso del parto (un cesareo d’emergenza, ndr) ed è stato disposto l’immediato trasferimento in rianimazione. Il decesso è sopravvenuto durante la notte", si legge in una nota dell'Asl2. Probabilmente il decesso sarebbe riconducibile ad un’embolia da liquido amniotico, un evento molto raro che si verifica quando un po’ di liquido amniotico che contiene cellule o tessuto fetale entra nel torrente ematico della madre, causando una grave reazione nella donna. Ma si tratta al momento solo di ipotesi.

Il cordoglio dal mondo dello sport

Marika era molto conosciuta a Savona e dintorni anche per la sua passione sportiva. Da 11 anni era un arbitro. Tanti i messaggi di cordoglio arrivati sui social da parte dei colleghi e della Federazone italiana (Aia). Tra questi, quello di Gianluca Panizza, numero uno della sezione di Albenga, che su Facebook ha scritto: "Marika è diventata arbitra dopo pochi giorni che ero stato eletto presidente. Una ragazza timida, particolare, sempre nel suo mondo fatto di peluche. Arbitrava con una leggerezza tutta sua, in punta di piedi per non disturbare. Soprattutto era una persona buona. Incapace di pensare qualcosa di negativo verso gli altri. Gli indiani dicono che entriamo in questo mondo con i pugni chiusi, stretti. E da qui c’è ne andiamo con i palmi della mano rivolti verso l’alto. Come a chiedere perché? Nel caso di Marika proprio a chiedere perché! Ciao Marika ! Fai buon viaggio". Fonte: Fanpage Attiva le notifiche su 41esimoparallelo.it Metti like alla pagina 41esimoparallelo e iscriviti al gruppo 41esimoparallelo Seguici sul nostro canale Youtube 41esimoparallelo
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