Coronavirus, il bollettino: 474 morti. Calano i nuovi casi, ma è allarme in Piemonte.
Il bollettino Coronavirus Italia del 2 maggio 2020 registra ancora un calo dei malati (gli attualmente positivi): sono 100.704, 239 in meno rispetto a ieri. Risale il numero dei morti: 474 nelle ultime 24 ore contro i 269 di ieri. Gallera ha comunque spiegato che il dato (329 decessi nella sola Lombardia) risente del fatto che sono stati caricati dai comuni lombardi tutte le vittime di aprile avvenute non in ospedale. I casi totali sono ad oggi 209.328 per un incremento rispetto al 1 aprile di 1.900 unità. Sono 79.914 i guariti dal coronavirus in Italia, con un incremento di 1.665 rispetto a ieri. Il dato è stato reso noto dalla Protezione civile. Tra i vari numeri del bollettino di oggi da sottolineare come il Piemonte abbia fatto registrare un incremento di nuovi casi (495) che lo pone vicino alla Lombardia (533). Più casi in Lombardia e Piemonte. L'aumento dei casi totali di coronavirus In Italia (il dato che comprende positivi, vittime e guariti) nelle ultime 24 ore si concentra - secondo i dati della Protezione Civile - in Lombardia (+533), in Piemonte (+495) e in Emilia-Romagna (+206). Ci sono regioni dove i casi aumentano pochissimo come Umbria (+1), Molise (+1) e Sardegna (+2). Nessun caso registrato in Calabria. Nel Lazio i nuovi casi complessivi in 24 ore sono 84. Nuovi malati in calo. Cala il numero dei malati, anche se il dato di oggi è in rallentamento rispetto a ieri. Sono scesi a 100.704, con un decremento di 239 persone (ieri erano stati -608 i malati rispetto al giorno precedente). Il dato è stato fornito dalla Protezione civile. Nel dettaglio - secondo i dati diffusi dalla Protezione Civile -, i casi attualmente positivi sono 36.667 in Lombardia, 15.719 in Piemonte, 9.323 in Emilia-Romagna, 7.431 in Veneto, 5.365 in Toscana, 3.598 in Liguria, 4.452 nel Lazio, 3.205 nelle Marche, 2.721 in Campania, 1.282 nella Provincia autonoma di Trento, 2.954 in Puglia, 2.186 in Sicilia, 1.109 in Friuli Venezia Giulia, 1.879 in Abruzzo, 703 nella Provincia autonoma di Bolzano, 196 in Umbria, 730 in Sardegna, 98 in Valle d'Aosta, 713 in Calabria, 191 in Basilicata e 182 in Molise.