Foggia: oltre 10mila persone ai funerali dei giovani tifosi morti nell'incidente
Una grande partecipazione della comunità in memoria di Michele, Gaetano e Samuel, tragicamente scomparsi in un incidente stradale.
Ieri lo stadio Zaccheria di Foggia ha accolto oltre 10mila persone per l'ultimo saluto a Michele, Gaetano e Samuel, i giovani tifosi del Foggia Calcio morti domenica sera in un incidente stradale mentre seguivano la loro squadra in trasferta a Potenza. La città e l’intera comunità dei tifosi si sono unite in un momento di grande commozione, partecipando alla funzione funebre officiata da Monsignor Giorgio Ferretti, arcivescovo di Foggia e Bovino.
Un omaggio toccante
Durante la cerimonia, uno striscione recitava: "La morte lascia un dolore che nessuno può curare, ma l'amore per il vostro ideale ha lasciato ricordi che nessuno può cancellare." L’amministrazione comunale ha proclamato lutto cittadino, esponendo la bandiera della città a mezz’asta in segno di rispetto. Tra i partecipanti, anche il ministro dello sport Andrea Abodi, il mister del Calcio Foggia 1920, Nicola Canonico, e l'ex allenatore rossonero De Zerbi, che ha inviato tre corone di fiori.
Un campo invaso da omaggi
l campo da calcio è stato trasformato in un luogo di omaggio: tantissimi fiori, striscioni e bandiere sono stati posti davanti alle tre bare bianche, avvolte dalla bandiera e dalle sciarpe del gruppo di tifoseria a cui appartenevano e della loro amata squadra. I feretri sono stati accolti da un lungo e commosso applauso, posati sul terreno che era stato testimone delle loro gioie calcistiche.
Le parole di Monsignor Ferretti
Monsignor Ferretti ha esortato i presenti a riflettere sulla tragica realtà della morte: “Siamo riuniti in questo che dovrebbe essere un luogo di divertimento, di sport. La morte di Gaetano, Michele e Samuel sbatte in faccia a tutti noi un’amara realtà, come uno duro schiaffo sul volto di chi è più giovane. Pensiamo: ‘Non è giusto!’. Non è giusta la morte di un giovane: di tre giovani. Non è giusto morire in questo modo.” Dopo la messa, lo stadio ha scandito i nomi delle tre vittime, in un commosso addio.