Fedez e la rissa in discoteca con Cristiano Iovino: «Sono di Rozzano, lo ammazzo»
Il rapper coinvolto nell'inchiesta "Doppia curva" sui legami tra le tifoserie di Milan e Inter e la criminalità organizzata
Il nome di Fedez torna al centro dell'attenzione, questa volta non per la sua musica o le sue iniziative sociali, ma per un episodio di violenza collegato all'inchiesta "Doppia curva", che ha scosso gli ambienti delle tifoserie organizzate di Milan e Inter. L’indagine, condotta dalla Direzione Distrettuale Antimafia (DDA) di Milano, ha rivelato legami preoccupanti tra le curve e la criminalità organizzata, portando all'arresto di numerosi esponenti di rilievo.
Nel contesto di questa indagine è emerso anche il nome di Federico Lucia, in arte Fedez, a seguito di una violenta lite avvenuta lo scorso aprile in una nota discoteca milanese.
La rissa al "The Club" con Cristiano Iovino
L'episodio chiave che ha portato Fedez sotto la lente degli inquirenti risale alla notte del 22 aprile 2024, quando il rapper si trovava al "The Club" di Milano insieme ad alcuni amici, tra cui il rapper Taxi B. Durante la serata, è scoppiata una lite con Cristiano Iovino, noto personal trainer delle celebrità.
Le testimonianze raccontano di una lite scaturita per motivi personali, forse legati a una donna, che è presto degenerata. Un addetto alla sicurezza della discoteca ha riportato di aver sentito Fedez gridare: «Lasciatemi stare, che l’ammazzo! Io sono di Rozzano!», un'espressione di rabbia e minaccia che ha colpito i presenti. Secondo quanto ricostruito, Fedez avrebbe reagito in maniera violenta perché riteneva che Iovino avesse aggredito uno dei suoi amici.
La situazione è diventata così tesa che Fedez è stato allontanato di peso dalla discoteca per evitare che la rissa degenerasse ulteriormente. Il riferimento a Rozzano, il quartiere periferico milanese da cui Fedez proviene, è stato interpretato come una forma di giustificazione della sua aggressività, un modo per affermare la propria "strada" in una situazione di conflitto.
I legami con gli ultrà e la criminalità organizzata
Ciò che ha sollevato preoccupazioni tra gli investigatori è il contesto in cui si è verificata la lite. La presenza di Christian Rosiello, uno degli arrestati nell'inchiesta "Doppia curva", al fianco di Fedez durante la rissa, ha fatto sorgere interrogativi sui rapporti tra il cantante e il mondo delle tifoserie. Rosiello, considerato vicino agli ambienti della criminalità organizzata legata alla curva dell'Inter, era presente e particolarmente attento alla sicurezza del rapper.
Oltre a Rosiello, un altro nome che collega Fedez a questo mondo è quello di Islam Hagag, alias Alex Cologno, anche lui indagato nell’inchiesta. Le indagini hanno rivelato che Fedez sarebbe stato visto in sua compagnia in diverse occasioni, compreso un incontro a casa di Luca Lucci, leader della curva Sud milanista, anche lui arrestato.
Cosa rischia Fedez
Fedez è stato formalmente denunciato per rissa, e la sua posizione è ora sotto esame da parte delle forze dell’ordine. Sebbene non ci siano accuse dirette che lo colleghino alla criminalità organizzata, la sua vicinanza a personaggi di spicco delle tifoserie solleva interrogativi. Gli investigatori stanno cercando di capire se esistano legami più profondi tra il rapper e gli ambienti criminali collegati alle curve.
Questo episodio di violenza rischia di offuscare l’immagine pubblica di Fedez, noto per il suo impegno in cause sociali e politiche. Il riferimento alla sua origine di Rozzano, in un momento di rabbia, ha innescato una discussione sulle sue frequentazioni e sul contesto in cui si è sviluppato l'episodio.
Al momento, Fedez non ha rilasciato dichiarazioni pubbliche in merito alla vicenda, e il suo coinvolgimento rimane al centro delle indagini. I prossimi sviluppi potrebbero chiarire la reale portata del suo legame con questo complesso intreccio tra ultrà e criminalità organizzata.