Nuovo focolaio in Italia. Le quattro strutture della "Missione Speranza e Carità" di Biagio Conte, a Palermo, diventano da oggi zona rossa" per contrastare la diffusione del Coronavirus.
Lo ha stabilito il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, con una propria ordinanza, dopo gli oltre trenta casi di positività accertati fra gli ospiti del centro, un vero e proprio focolaio.
La decisione
Adottata dopo un vertice con l'assessore alla Salute Ruggero Razza e il direttore generale dell'Asp di Palermo Daniela Faraoni, che hanno esaminato l'andamento del contagio e la pericolosa promiscuità all'interno delle strutture.
Ad accentuare la situazione di criticità, il rifiuto della quasi totalità dei soggetti ospitati a farsi condurre al Covid-Hotel San Paolo per la quarantena obbligatoria.
Nei centri
Adesso, potranno entrare e uscire solo gli operatori sanitari e socio-sanitari ed il personale impegnato nella assistenza alle attività inerenti l’emergenza.
A garantire la effettività dell'ordinanza di Musumeci, adottata ai sensi dell'articolo 3 del Dl 25 marzo 2020 n.19, dovranno essere le forze dell'ordine, all'esterno delle strutture.
Nei quattro Centri della Missione dove è scoppiato il focolaio
Già ieri sono stati inviati gruppi tecnici dell'Azienda sanitaria della Regione per verificare la piena osservanza delle misure di prevenzione e quattro squadre Usca per sottoporre a tampone rapido gli oltre settecento ospiti.
Decine di ospiti della missione speranza e carità di Biagio Conte
In via Decollati sono da stamattina assembrati all'ingresso e chiedono di uscire. Ma non si può. Sul posto la polizia e i medici dell'Asp che stanno continuando ad effettuare i tamponi.
La situazione è critica. Sui 50 tamponi di cui è arrivato l'esito, 37 sono positivi. E soltanto 3 migranti hanno accettato di essere trasferiti all'hotel San Paolo. Gli altri si rifiutano.
La Missione
Ha contattato i mediatori di Medici senza frontiere per cercare si spiegare agli ospiti le ragioni per cui non è possibile più uscire dalla missione, don Pino all'ingresso cerca di calmare gli animi, ma gli ospiti sono tanti.
In tutto 600, la maggior parte di origine straniera. Stamattina sul caso della missione è stato convocato un vertice in prefettura, il sindaco Leoluca Orlando è in contatto con il governo nazionale per prendere delle decisioni urgenti.
Gli ospiti della missione
Chiedono di poter uscire al più presto perché vgliono tornare a lavorare: la paura è di perdere quel poco di introiti che hanno, ossia piccoli in nero.
Il sindaco Orlando
Ha scritto al presidente del Consiglio Giuseppe Conte avvertendolo che nella missione "la situazione è particolarmente seria con un tasso di positività oltre il 60 per cento" e "aggravata dalla condizione di difficile se non impossibile distanziamento".
La missione, insomma, rischia "di determinare una situazione di grave rischio sanitario" per cui Orlando ritiene necessario "un intervento del governo nazionale sì da scongiurare il grave rischio accennato".(Repubblica)
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