"Prima ancora di far nascere un bambino, tu vuoi già dividerci? Vuoi farlo nascere con due genitori separati? Ma che madre sei!" scriveva Alessandro Impagnatiello alla sua compagna Giulia Tramontano il 25 maggio scorso, due giorni prima di ucciderla. La giovane donna di 29 anni, incinta di sette mesi, aveva scoperto i tradimenti e le menzogne del suo compagno e aveva deciso di lasciarlo.

In un messaggio, Giulia chiedeva ad Alessandro di accettare la sua decisione e di chiudere l'argomento, spiegando che non lo voleva più vedere come il suo compagno e che desiderava trovare la sua pace. Nel frattempo, proponeva di continuare a condividere la casa finché fosse stato necessario. Alessandro rispondeva con la domanda "Che madre sei?" e Giulia, sarcasticamente, gli rispondeva: "L'importante è che tu sia un buon padre, io penso a me, tranquillo". Il confronto tra i due continuava con Alessandro che affermava: "Ma ti sembra normale parlare così con un bambino in pancia?". Giulia, esasperata, ribatteva dicendo: "Non mi sembra normale invece far arrivare una persona a questo punto".

La sorella di Giulia Tramontano: "La crisi era iniziata a gennaio"

La sorella di Giulia, Chiara Tramontano, ha fatto una rivelazione cruciale sul dramma di Senago. Ha dichiarato che i due erano già in crisi piena sin dallo scorso gennaio. Il barman, attualmente in carcere per l'omicidio, aveva confessato alla compagna di avere un'altra relazione con un'altra ragazza e che Giulia stava pensando di abortire a causa di questa situazione.

Chiara ha testimoniato che le problematiche sentimentali tra i due erano emerse fin dall'inizio della loro convivenza nel febbraio 2021. Durante l'interrogatorio di questa mattina, è emerso che Giulia aveva detto a sua sorella che non avrebbe perdonato Alessandro, ma sarebbe tornata a Senago in attesa di trovare una nuova sistemazione o di tornare a casa dai genitori. Giulia aveva anche confidato ai genitori la sua gravidanza e le difficoltà nella relazione con Alessandro. Il padre le aveva assicurato che avrebbe fornito tutto l'aiuto possibile se necessario.

Era evidente che la relazione tra Giulia e Impagnatiello non fosse serena, con numerosi problemi e ostacoli da superare nonostante l'arrivo imminente di un figlio e i progetti per il futuro di una giovane coppia. Tuttavia, il barman, che viveva una doppia vita, cercando di mantenere due relazioni parallele, si è trovato di fronte alla rivelazione inevitabile della verità. Alessandro non è stato in grado di gestire la scoperta della sua fidanzata sulla relazione con l'amante americana e ha scelto la soluzione che lo avrebbe reso "libero", come da lui dichiarato. Durante l'interrogatorio di ieri, che ha portato alla convalida dell'arresto, Impagnatiello ha spiegato di aver preso la decisione di uccidere perché era stressato dalla situazione.

I messaggi struggenti su Instagram

La sorella di Giulia, Chiara, ha pubblicato uno status su Instagram, scrivendo: "Sono la sorella di Giulia e la zietta di Thiago. Sarò sempre con voi". Nelle sue storie, ha condiviso una foto insieme ai genitori, alla sorella e al fratello con la scritta "quanta vita c'era prima. Volevamo solo viverla insieme".

Con una lettera immaginaria scritta da Thiago alla mamma Giulia, Chiara ha utilizzato le storie di Instagram per parlare dell'omicidio e delle accuse rivolte al barman, compresa l'interruzione non consentita di gravidanza. "Io non ero solo una gravidanza, mamma Giulia, ero una persona. Avevo braccia, gambe, testa e cuore. Lui mi ha ammazzato. Ci ha ammazzati entrambi! Quello è un mostro, è senza cuore. Ci ha ammazzati, mamma Giulia, senza pietà".

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