Una brutta scoperta in Campania, quella fatta dai Vigili del Fuoco in casa di un anziano signore. Erano giorni che non si sapeva nulla. Un uomo è stato ritrovato senza vita nella propria abitazione, in Via Monsignor Fabio Maranta a Sparanise.
Si tratta di A.S., un 88enne partenopeo. L'assenza di notizie, da giorni, dell'anziano ha fatto scattare l'allarme.
Dramma in Campania
L'88enne è stato ritrovato esanime sul pavimento della cucina riverso a terra dalla squadra dei Vigili del Fuoco del distaccamento di Teano, in Campania, e dal personale del 118 che non ha potuto far altro che constatarne il decesso.
La causa del decesso è da attribuire forse ad malore. I carabinieri della stazione di Sparanise cerano di fare luce sull'accaduto. (
CasertaNews)
Nel frattempo altro orrore in Campania
Orrore nel Napoletano. Il cadavere semicarbonizzato di un uomo è stato scoperto in un'auto data alle fiamme trovata nel parcheggio di un supermercato di Afragola, in provincia di NAPOLI.
Sull'accaduto stanno indagando gli investigatori del locale commissariato. Non si esclude, al momento, che l'uomo possa essere stato torturato.
Cadavere - Stando a quanto si apprende
A dare l'allarme una segnalazione anonima fatta contemporaneamente a polizia e carabinieri ad avvertire della presenza di un’auto bruciata con all’interno un cadavere carbonizzato.
Cadavere carbonizzato - Gli investigatori
Stanno prendendo visione dei filmati delle telecamere di sorveglianza del centro commerciale per poter avere elementi utili alle indagini e risalire ai responsabili ma anche stabilire l’identità della vittima.
Nel frattempo la Campania potrebbe ben presto passare in zona rossa
Si va verso la zona rossa, come già minacciato ieri che dal presidente della Regione
Vincenzo De Luca, dopo i maxi assembramenti del weekend.
Nuove restrizioni - Le Zone rosse
Alcune Regioni rischiano la zona rossa, tra queste sicuramente la Campania. Ma andiamo per gradi. Stop spostamenti e visite in zone rosse fino al 27 marzo. Il Consiglio dei ministri conferma la linea di rigore. Pressing delle Regioni su ristori e aperture.
Il primo decreto sull’emergenza Covid del governo di Mario Draghi
Conferma la linea del rigore e introduce, anzi, un ulteriore inasprimento rispetto al provvedimento che scadrà il 25 febbraio, frenando, per ora, il pressing delle Regioni ma anche di parte della nuova maggioranza, a partire dalla Lega.
Per altri 30 giorni, dunque, la mobilità sarà interdetta in tutta Italia, ad eccezione degli “spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità e motivi di salute” e per far rientro “alla propria residenza, domicilio o abitazione”.
Si continuerà a procederà con zone rosse e restrizioni a livello locale
Che devono scattare appena vengono individuati i primi segnali di un innalzamento dei contagi e possono essere decise direttamente dai presidenti di regione.
Come sta già avvenendo in queste ore: da mercoledì e fino al 5 marzo a Ventimiglia e Sanremo, come si legge anche su
CronachedellaCampania, i centri più vicini a Nizza dove si è registrato un imponente aumento dei contagi, saranno chiuse tutte le scuole.
Mentre solo per Ventimiglia e i comuni limitrofi scatterà anche il divieto di asporto e quello di vendita di alcolici dalle 18. In zona arancione sono invece passati 20 comuni della provincia di Ancona, capoluogo compreso. E Brescia e Napoli potrebbero andare in lockdown nelle prossime ore.
Una scelta in linea con quanto sollecitato dagli scienziati che da tempo ripetono come il blocco degli spostamenti sia una delle chiavi per tentare di arginare il diffondersi delle varianti del virus.
Ma il Consiglio dei ministri è andato oltre, ritenendo anche necessario modificare la norma che consentiva tra le 5 e le 22 la possibilità di andare a trovare amici o parenti in un’abitazione diversa dalla propria, una sola volta al giorno e in massimo due persone oltre ai figli minori di 14 anni.
Il vecchio decreto
Consentiva questo tipo di spostamenti all’interno della regione in zona gialla e nell’ambito comunale in quella arancione e rossa.
Il testo approvato oggi, invece, li vieta nelle zone rosse dove, di fatto, si tornerà ad un lockdown come a marzo: da casa si potrà infatti uscire, a parte i motivi di lavoro, salute e necessità, solo per fare attività motoria o sportiva nei pressi della propria abitazione.
Resta infine confermata la misura che consente a chi abita nei Comuni con meno di 5 mila abitanti di poter muoversi anche verso comuni diversi, ma in un raggio di 30 chilometri e non nei capoluoghi di provincia Una stretta ulteriore che conferma i timori del governo e che è passata nonostante all’interno della maggioranza le posizioni siano tutt’altro che unitarie, con la linea rigorista del ministro della Salute Roberto Speranza contrastata apertamente da Matteo Salvini. (
CronachedellaCampania)
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