Clima di fortissima tensione a Mondragone dopo l'arrivo di Matteo Salvini. I manifestanti presenti in zona contestano il leader della Lega al grido di 'sciacallo', uno di loro gli ha lanciato contro dell'acqua ("Bene, ho anche caldo", ha replicato il leader leghista). Le forze dell'ordine hanno cercato di allontanare i contestatori usando anche i manganelli. Dopo una carica, la situazione sembra stia tornando calma. Salvini è al momento nel gazebo della Lega subito fuori della zona rossa dei palazzi ex Cirio.
"Gravissimo il fatto che ci sia qualcuno che impedisce di parlare alla gente per bene dei problemi veri che ci sono qui - dice Salvini a Repubblica - In questo quartiere ci sono cittadini, proprietari di case o inquilini, che non possono uscire di casa e sono ostaggio della delinquenza e c'è qualche delinquente da centro sociale che preferisce l'illegalità rispetto alla legalità. la prossima volta avviseremo solo le persone per bene".
La scelta del luogo rischiava però di accendere gli animi? "Perchè - risponde Salvini - siamo in democrazia, c'è diritto di parlare". Ma c'è una questione di opportunità? "E la definisce lei - replica l'ex ministro - Mi sembra una domanda mal posta onestamente. Parliamo delle case. La Campania è stata la regione che ha avuto più soldi e più uomini come forze dell'ordien. Situazioni come queste le abbiamo risolte in altre zone d'Italia e torneremo". E quando si parla di Saviano: "Lasci perdere, è come quella gente lì che impedisce di parlare".
Interrotto il discorso
Fischi, slogan e contestazioni accolgono Matteo Salvini a Mondragone. Il leader della Lega arriva alle 19 ma appena prende la parola nel gazebo allestito sulla Domiziana, la sua voce viene sommersa dalle urla dei contestatori. E allora Salvini interrompe subito il discorso. Alta la tensione già prima dell'arrivo dell'ex ministro. Le forze dell'ordine hanno fatto arretrare i manifestanti con cariche di alleggerimento. Davanti al gazebo si è formato un maxi assembramento in attesa dell'ex ministro, saltate tutte le regole di contenimento del Covid 19, eccezion fatta per le mascherine.
Salvini contestato all'arrivo in auto: "Buffone, via da Mondragone"
Alcuni espongono lo striscione polemico: "Sciacallo". Slogan come "Non ti vogliamo" e "Odio la Lega". E accusano: "Nom ha mai fatto nulla per questa terra. Siamo orgogliosi di essere terroni".
Ma la piazza è divisa, in starda ci sono anche sostenitori del Carroccio che replicano: "No ai provocatori". Il leader della Lega Matteo Salvini arriva in una Mondragone blindata da esercito e forze dell'ordine e scossa dal focolaio di Coronavirus tra la comunità bulgara che vive nel quartiere dormitorio delle palazzine ex Cirio. Ieri confermati dalla Regione altri 23 contagi nella zona.Ma ad intralciare l'appuntamento dell'ex ministro ci sono non solo le proteste dei movimenti antifascisti, che si sono dati appuntamento sui social al motto Mondragone non si Lega, ma soprattutto gli strali degli alleati di Forza Italia, con il capogruppo uscente in consiglio regionale Armando Cesaro che ha annunciato la rinuncia alla candidatura senza risparmiare un affondo polemico contro il "Capitano", principale sostenitore dell'esclusione dalle liste del figlio del senatore Luigi a causa dei problemi giudiziari della famiglia di Sant'Antimo.
Il gazebo della Lega è allestito sulla Domitiana proprio davanti all'area in quarantena per contenere la diffusione del Covid-19. diviso anche uno dei palazzi della zona, dal quale sono stati esposti striscioni di segno opposto, pro e contro l'ex ministro. Fonte: Repubblica
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