La variante inglese, al momento, appare un pericolo, vista la capacità di contagio ed il numero di casi riscontrati. Ne ha parlato Roberto Burioni, esperto virologo nonchè professore di Virologia che insegna presso l'università San Raffaele di Milano.
Variante inglese, scatta l'allarme
Nonostante il virus Covid-19 sia studiato e conosciuto da un anno, gli studiosi devono continuare con i loro studi, per scoprire le varie varianti che stanno circolando in Europa. Una di esse è la variante inglese, su cui le correnti di pensiero sono molteplici.
Roberto Burioni ha affidato il suo pensiero sulla variante inglese al proprio profilo Twitter, su cui ha twittato così:
"Mentre si discute di riaperture facciamo chiarezza su un punto fondamentale. Con la dominanza della variante inglese, all'interno di un luogo chiuso e non adeguatamente ventilato, la distanza di due metri non è in alcun modo sufficiente per impedire il contagio".
Se tale ipotesi dovesse trovare effettivo riscontro, allora sarebbe necessario rivedere tutte le norme da rispettare per evitare la diffusione del virus. Non basterebbe più mantenere una distanza interpersonale di 2 metri, non basterebbe pù posizionare tavoli di bar e ristoranti a quella distanza.
Rischio contagio
Scorrendo la timeline del profilo del virologo Roberto Burioni si intercettano tanti temi di interesse collettivo. All'aperto, ad esempio, il rischio di contagiarsi e minore, aspetto su cui il governo di Draghi ha basato le riaperture dal 26 aprile in poi.
Burioni, sul tema, twitta così:
"Quando dico che all’aperto il contagio è molto più difficile: uno, non significa che è impossibile; due, l’affermazione non è valida se siete all’aperto e vi state baciando". Il rischio c'è, ma è minore, conferma il virologo.
Pericolo varianti
Altra variante salita agli onori della cronaca nelle ultime settimane è quella sudafricana. Che gli scienziati stanno analizzando per capirne la pericolosità e se può essere combattuta dai vaccini attualmente in commercio. Pensiero condiviso da Burioni, che ne parla così su Twitter:
"I dati esistenti, preliminari ma concordi, fanno pensare che i vaccini a mRNA siano in grado di contrastare con grande efficacia anche la variante sudafricana. Basta varianterrorismo e pensiamo a vaccinare" invitando tutti a vaccinarsi per uscire dalla pandemia.
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