Vito Loiacono, Matteo Di Pietro, Marco Ciaffaroni, Giulia Giannandrea: i membri del gruppo chiamato TheBorderline. Questi quattro youtuber hanno affrontato una tragica esperienza mercoledì, dopo essersi alternati alla guida di una Lamborghini noleggiata per ben 50 ore.

Purtroppo, il loro tragitto è terminato in un terribile incidente, quando la loro auto è entrata in collisione con una Smart Four Four che trasportava il piccolo Manuel, di soli 5 anni. La madre, alla guida della Smart, e la sua sorellina di 3 anni sono state testimoni impotenti della morte del bambino.

I ragazzi avevano noleggiato l'auto dallo showroom SkyLimit di Roma e si sono alternati alla guida per l'intera durata della maratona di 50 ore. Nei video che hanno pubblicato su Instagram, si percepiva anche la loro stanchezza. Non è ancora chiaro se l'auto si sia trovata contromano in un determinato momento. Tuttavia, alle 15:45, tutto è finito con l'orribile incidente e la tragica morte di Manuel.

Questa tragedia si aggiunge al triste elenco di incidenti stradali che avvengono troppo spesso nella Capitale. Tuttavia, in questo caso, l'incidente si aggrava a causa del contesto in cui si è verificato: una sfida, una challenge, in cui erano impegnati a mettersi alla prova in prove sempre più pericolose e, secondo molti commentatori sui social, stupide.

Era come se fossero i "Jackass" di Casal Palocco, ispirati al famoso programma televisivo statunitense in cui un gruppo di giovani si cimentava in una serie di acrobazie, spesso eccessive o ridicole. Anche questi quattro amici di Roma avevano creato il loro canale su YouTube e TikTok chiamato TheBorderline, dove pubblicavano le loro imprese, o almeno così le consideravano loro. L'ultima impresa, disastrosa, era quella di guidare per 50 ore consecutive.

Vito Loiacono, che sembra fosse alla guida durante l'incidente, si distingueva per i suoi video esagerati, anche nei toni. "Ah rega', quest'auto va più veloce di una Saetta McQueen", diceva mentre baciava il cofano di una Lamborghini blu. "Sembra di cavalcare un drago, daje Jessica, sono il protagonista di Fast & Furious, meeeeeeee".

In molti dei loro video, girati anche nelle camerette delle loro case vicino a Ostia, si poteva sentire Vito e il suo amico Matteo Di Pietro urlare con il microfono in mano, a torso nudo: "Il coccodrillo come fa, non c'è nessuno che lo sa".

Essere youtuber sembrava diventare una "professione" a tutti gli effetti nel tempo. Sul loro profilo, scrivevano: "Non siamo ricchi, ma ci piace investire per farvi divertire. Tutto quello che facciamo si basa su di voi. Più supporto riceviamo, più video costosi e divertenti creeremo. Attraverso sfide, challenge e scherzi di ogni tipo, cercheremo di farvi sorridere in ogni momento. Ogni euro guadagnato su YouTube sarà speso per portare avanti video assurdi e unici. Ci ispiriamo al grande MrBeast, che negli Stati Uniti ha costruito un impero attraverso questo tipo di contenuti. Prendendo spunto da lui, vogliamo portare in Italia contenuti simili, ma tutto ciò sarà possibile solo grazie al vostro grande supporto".

E così, questi ragazzi costruivano i loro video, e il loro canale ha raggiunto 600.000 iscritti nel corso del tempo. In passato, Vito, Matteo e gli altri hanno vissuto per 50 ore all'interno di una scatola di cartone come se fossero cani, sotto il sole, mangiando e bevendo dalle ciotole degli animali. Hanno affrontato anche sfide di resistenza immergendosi nel ghiaccio per vedere chi "resisteva più a lungo...". Hanno affrontato sfide anche al di fuori di Roma, come guidare una Fiat 500 per 50 ore consecutive fino a Milano: "Ci abbiamo impiegato 25 minuti per percorrere 4 chilometri, ragazzi Milano è davvero folle!"

Dopo la tragedia, i profili dei ragazzi sono stati sommersi dagli insulti. "Vergognatevi, tutti. Non ci sono parole per ciò che avete combinato. I social stanno portando l'umanità alla deriva". E ancora: "Al posto vostro, cancellerei tutti gli account. Avete tolto la vita a un bambino, che aveva un sorriso sul viso, per le vostre challenge, per quei pochi soldi che avete ottenuto dalle vostre famiglie invece di imparare i veri valori. D'ora in poi, nessuno dovrebbe seguirvi".

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