Terzo mandato, De Luca: "Nel mio partito ci sono extraterrestri e fin troppi cafoni"
Il governatore della Campania si scaglia contro il PD che si oppone alla sua ricandidatura alla presidenza della Regione, paragonando la situazione con il Veneto e accusando alcuni membri del suo partito di essere "extraterrestri"
Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania, non ha usato mezzi termini nel suo recente attacco ai vertici del Partito Democratico (PD) riguardo alla legge sul terzo mandato, che sta alimentando il dibattito sulla sua possibile ricandidatura. Durante un'intervista a Sant'Angelo dei Lombardi, in occasione dell'iniziativa "La Regione e le Aree Interne: il riequilibrio indispensabile", De Luca ha puntato il dito contro i suoi stessi compagni di partito che si oppongono alla sua riconferma come presidente della Regione Campania.
Il governatore ha evidenziato un forte contrasto tra il suo operato in Campania e quello delle altre regioni, lamentando come alcuni esponenti del PD abbiano "offeso" il suo impegno per la regione, nonostante i risultati conseguiti. Con toni provocatori, ha dichiarato: "Nel mio partito ci sono fin troppi cafoni", facendo riferimento alle difficoltà che sta incontrando all'interno del partito nell'ottenere il consenso per il terzo mandato.
Il paragone con Zaia e il trattamento ricevuto in Veneto
De Luca ha poi paragonato la situazione con quella di Luca Zaia, presidente della Regione Veneto, che, a differenza sua, non ha subito critiche per aver ottenuto il terzo mandato. "Nessuno si è permesso di offendere Zaia quando ha fatto il terzo mandato", ha detto De Luca, mettendo in evidenza la differenza di trattamento tra le due regioni. In Veneto, secondo il governatore campano, si è riconosciuto e valorizzato il lavoro di Zaia, mentre in Campania la sua esperienza e i risultati ottenuti sono oggetto di discussione.
Le critiche agli "extraterrestri" e la difesa del suo operato
De Luca ha poi proseguito la sua analisi con una metafora, definendo alcuni esponenti del suo partito come "extraterrestri", accusandoli di essere lontani dalla realtà e di non comprendere le esigenze della gente comune. "Quegli altri sono extraterrestri, a conferma del fatto che sono completamente separati dalla gente di carne e ossa", ha affermato, spiegando come questi membri del PD abbiano un modo di ragionare che non rispecchia le aspettative della popolazione. Secondo De Luca, i "cristiani normali" ragionano diversamente, sostenendo un amministratore che lavora con impegno per completare i suoi programmi e progetti.
Il governatore ha inoltre sottolineato come la sua amministrazione abbia ottenuto risultati straordinari per la Regione Campania, affermando che le sue realizzazioni non sono state replicate da nessun'altra regione d'Italia. "Abbiamo fatto cose che non ha fatto nessuna Regione d'Italia", ha dichiarato, ribadendo la sua posizione di fronte alle critiche.
Un grido di difesa del proprio operato
L'attacco di De Luca al PD e alla legge sul terzo mandato segna un altro capitolo della sua lunga battaglia interna al partito. Il governatore, da sempre una figura controversa e di forte personalità, continua a difendere il suo operato e il suo impegno per la Regione Campania, invitando i membri del suo partito a sostenerlo piuttosto che ostacolarlo. Nonostante le difficoltà, De Luca si è mostrato determinato a portare avanti il suo lavoro e a concludere i progetti iniziati, controcorrente rispetto a chi, nel suo stesso partito, sembra non comprendere l'importanza di un secondo mandato.