Covid e scuola - Da lunedì, con l'entrata in vigore della nuova ordinanza del ministro della Salute, Roberto Speranza, saranno dieci le Regioni che entreranno in zona rossa. Con questo provvedimento molti istituti scolastici faranno lezione da casa. Le nuove limitazioni arriveranno a partire da domani e coinvolgeranno milioni di studenti in tutta Italia.
Italia più rossa, chiude la scuola: tutti in Dad
Niente più lezioni in presenza per tutti gli alunni, dagli asili nido alle scuole superiori.
Lo stesso vale in tutti i Comuni dichiarati zona rossa attraverso ordinanze locali, a prescindere dal colore della regione.
Il provvedimento firmato da Speranza, e deciso sulla base delle indicazioni della Cabina di Regia e dell'andamento della curva epidemiologica, ha portato nella fascia di rischio più alta: Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Veneto e la Provincia autonoma di Trento.
Queste si vanno ad aggiungere a Campania e Molise, già rosse da diverso tempo.
Tutte le altre Regioni saranno arancioni, e nessuna resta gialla.
La Sardegna resta l'unica in zona bianca. Nel frattempo si protesta per la dad
Il nuovo lockdown della scuola all'orizzonte scatena la protesta dei genitori
In Romagna, ad esempio, il gruppo "Ravenna per la scuola-Persone contro la Dad"domani manifesterà per chiedere misure immediate per la
riapertura in presenza di tutte le scuole di ogni ordine e grado.
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Purtroppo il timore che i ragazzi possano avere danni permanenti è quasi una certezza - sottolinea
Monica Ballandi, avvocato e portavoce del gruppo -.
"Sono in contatto con genitori da tutta Italia. E, se nessuno ci ascolta, si sta pensando di andare alla Corte europea dei diritti dell'uomo (Cedu) per far sì che le scuole vengano riaperte".
Il movimento cinque stelle non ci sta e chiede lezioni in presenza per i più piccoli
Ad alzare la voce c'è anche il Movimento 5 stelle che chiede di fare "un’eccezione" per asili nido, scuole dell’infanzia ed elementari.
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Gli effetti della didattica a distanza sui bambini più piccoli possono essere devastanti;
In gioco c’è il futuro delle generazioni più giovani. Non possiamo voltarci dall’altra parte". A dichiararlo i
deputati pentastellati della commissione Affari Costituzionali .
Un altro tema sul tavolo, col ritorno della dad, è poi quello dell'accessibilità.
"Da lunedì quasi 9 studenti su 10 seguiranno le lezioni da casa ed è quindi necessario intervenire anche sul digital divide per fare in modo che tutti abbiano accesso alla rete internet e dispongano di dispositivi informatici adeguati - sottolinea
Licia Ronzulli, presidente della commissione parlamentare per l’Infanzia e l’Adolescenza -.
Bisogna fare in modo che la scuola torni a essere aperta e accessibile a tutti gli studenti, a prescindere che sia in presenza o meno".
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