Caivano, ex sindaco e sei assessori sotto accusa: “Debiti per gestione illegale degli appalti”
Nell'ambito dell'inchiesta sul dissesto finanziario di Caivano, sette indagati hanno subito azioni legali dal valore superiore a 250.000 euro. Sono stati oggetto dell'attenzione della procura un ex-sindaco e sei assessori che hanno amministrato il comune dal 2006 al 2015. È stato chiesto anche di essere interdetto per 10 anni dai pubblici uffici negli ente local.
Così come per Napoli, anche la cittadina di Caivano si trova al centro dell'attenzione della Corte dei Conti per le sue azioni "scriteriate" e la gestione imprudente del denaro pubblico. Nel presente momento ci troviamo nella città di Caiano dove è in atto un'altra importante indagine da parte della Dda per il reato di corruzione. L'esito dell'operazione ha determinato l'arresto immediato delle persone coinvolte. Ben 18 individui tra impiegati dello stato e politici locali accusati del crimine scoperto che li vedeva impegnarsi in loschi affari insieme alla camorra
Operazione Caivano - Le indagini della magistratura
Secondo la magistratura contabile campana, si è creato a Caivano un contesto che favorisce lo sviluppo della criminalità organizzata. Il Governo, da poco tempo, si è visto costretto a sciolgere il Comune a causa della pressante presenza della mafia nel territorio. Come soluzione transitoria al problema è stato deciso di affidare la gestione dell'ente ad un corpo speciale composto da tre commissari.
Sono state mosse accuse riguardanti la creazione di debiti non registrati nel bilancio e un'inefficace capacità nell'incasso delle entrate, accompagnate da un modo illegale nel condurre gli appalti.