Papa Francesco festeggia 10 anni di pontificato: “Non c’è contraddizione che un prete si sposi”. La svolta
Papa Francesco. Dieci anni, i primi dieci anni in cui forse la Chiesa è riuscita a fare passi avanti e ad eguagliarsi con la società in continuo movimento. Tutto merito del "ribelle” e innovativo Papa Francesco, pronto ad ascoltare tutti, a non giudicare e a fare in modo che in qualunque modo sia dimostrata, ma che l'umanità si cibi d'amore.
Nell’intervista al sito argentino Infobae in occasione del suo decimo anniversario di pontificato, Papa Francesco ha parlato del celibato nella Chiesa occidentale per spiegare:
“È una prescrizione temporanea… Non è eterna come l’ordinazione sacerdotale… Il celibato, invece, è una disciplina“.
E ancora aggiunge rispondendo alla domanda se una eventuale abolizione del celibato dei sacerdoti possa aumentare il numero delle vocazioni...
“Non credo”, risponde Francesco . A tal proposito il Papa ricorda che “nella Chiesa cattolica ci sono preti sposati: tutto il rito orientale è sposato. Tutto. Tutto il rito orientale. Qui in Curia ne abbiamo uno – mi sono imbattuto proprio oggi – che ha sua moglie, suo figlio. Non c’è contraddizione che un prete si sposi. Il celibato nella Chiesa occidentale è una prescrizione temporanea: non so se si risolve in un modo o nell’altro – precisa Bergoglio – ma è provvisoria in questo senso; non è eterno come l’ordinazione sacerdotale, che è per sempre, che tu lo voglia o no. Che te ne vada o meno è un’altra questione, ma è per sempre. Invece il celibato è una disciplina“.
Papa Francesco - Celibato e maschilismo
“A volte il celibato può portarti al maschilismo. A un prete che non sa lavorare con le donne manca qualcosa, non è maturo. Il Vaticano era molto maschilista, ma fa parte della cultura, non è colpa di nessuno. Si è sempre fatto sempre così”.
Ma sottolinea, ora le cose stanno cambiando:
“Hanno un’altra metodologia, le donne. Hanno un senso del tempo, dell’attesa, della pazienza, diverso dall’uomo. Questo non sminuisce l’uomo, sono diversi. E devono completarsi a vicenda“.
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