Travolto sul marciapiede con i genitori, Chris muore a 13 anni. La mamma: “Lasciato a terra come un cane”. Rintracciato il pirata della strada
CHRIS MORTO A 13 ANNI. La tragedia di Negrar di Valpolicella ha sconvolto la comunità locale e ha portato alla luce l'irresponsabilità e la brutalità di un incidente stradale. Chris Obeng Abom, un promettente giovane calciatore di soli 13 anni, è stato investito sulla provinciale da un pirata della strada. Il giovane è stato abbandonato a terra per un'ora, e nonostante gli sforzi dei medici, è deceduto all'ospedale di Verona poco dopo l'incidente.
Le indagini hanno portato rapidamente all'identificazione del responsabile, un uomo di 39 anni con precedenti per droga e guida in stato di ebrezza. L'uomo è stato denunciato per omicidio stradale, fuga dopo incidente e omissione di soccorso. Gli occhi elettronici di sorveglianza installati nella zona hanno catturato l'uomo mentre si dirigeva al lavoro con l'auto danneggiata, che sembrava essere stata coinvolta nell'incidente con il giovane.
La madre di Chris
Ha espresso il suo dolore e la sua rabbia, accusando il pirata della strada di aver lasciato morire suo figlio a terra "come un cane". Il governatore Luca Zaia ha elogiato l'efficienza dei carabinieri nell'individuare rapidamente il responsabile e ha dichiarato che la giustizia farà il suo corso.
La comunità locale è profondamente colpita dalla perdita di Chris, un giovane talento sportivo che aveva un futuro promettente nel calcio. I genitori, di origine ghanese, attendono la restituzione della salma per poter organizzare i funerali del figlio. La vicinanza e il sostegno della comunità africana della Valpolicella hanno dimostrato quanto fosse amato e rispettato Chris.
Questa tragedia mette in luce la necessità di una maggiore responsabilità e rispetto sulla strada, così come il bisogno di azioni concrete per prevenire comportamenti criminali alla guida.