NAPOLI E IL GRANDE CUORE DI CLEMENTINO. Quando il cuore è grande quanto la tua stessa città e oltre ancora. Quando il successo non ti muta e non ti dà alla testa... E soprattutto ricordi ancora i valori importanti della vita: in una parola? Clementino.

Una genuinità unica quella del rapper napoletano, o meglio come sottolinea sempre lui nolano che ancora una volta si dà per gli altri.

Clementino

Esaudisce il sogno di una piccola paziente dell’Ospedale Santobono di Napoli. Il rapper napoletano ha incontrato la piccola Lucia ha riso, scherzato e datole dei baci, passando tanto tempo al Santobono di Napoli al suo fianco.

A renderlo noto è la Fondazione Santobono Pausilipon, che sui social Facebook pubblica le foto dell’incontro e scrive: 

“Le persone speciali le riconosci subito, sono quelle che quando le chiami per le cose importanti fanno i salti mortali pur di aiutarti. Clementino è uno di questi meravigliosi e rari ‘ESSERI UMANI’ che non si sottrae mai quando si tratta dei nostri bambini. Ed anche questa volta è bastato chiamarlo e, nonostante i mille impegni di lavoro, è corso da noi per esaudire il sogno della ‘nostra’ Lucia di incontrarlo. Grazie Clementino per la gioia e l’allegria che ogni volta porti tra le corsie del nostro ospedale, sei nel nostro cuore”.

Da Clementino a Checco Pio Maimone, svolta nelle indagini

NAPOLI. Francesco Pio Maimone, per gli amici Checco, ucciso a 18 anni a Mergellina per errore dopo una lite a lui estranea per un paio di scarpe da mille euro. Se ne è andato così a 18 anni insieme a tutti i suoi sogni e i suoi progetti. Lui che era seduto con un amico fuori un altro chalet, ignaro di quella lite e completamente estraneo a quei ragazzi, quei coetanei e quel coetaneo che l'ha ucciso.

La segnalazione

Sarebbero dunque state ritrovate le scarpe da mille euro che hanno innescato la lite che ha ucciso Checco Pio Maimone. Il tutto grazie ad una segnalazione rigorosamente anonima, che è arrivata quando Francesco Pio Valda era già in cella con l’accusa di aver ucciso l’incolpevole Francesco Pio Maimone sparando tra la folla, la notte tra il 19 e il 23 marzo, davanti agli chalet di Mergellina.

Omicidio Checco Maimone - Un’informazione precisa e dettagliata

Indicava un luogo, nella periferia orientale di Napoli, fra Barra e San Giovanni a Teduccio, dove erano state gettate le scarpe firmate che, nella ricostruzione dei testimoni, avevano rappresentato la scintilla, o forse il pretesto, per la lite fra due gruppi di ragazzi finita con l’omicidio del diciottenne, colpito mentre era tranquillamente seduto a un tavolino dopo una settimana dsi lavoro.

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