BONUS 200 E 150 EURO. Stop tra il 19 e il 20 ottobre per il pagamento del bonus 200 e 150 euro ai professionisti e alle professionisti. Il Ministero del Lavoro e delle politiche sociali, bloccato i bonifici in partenza per esigenze di monitoraggio delle risorse. Che, però, dovrebbero bastare per tutti e tutte coloro che ne hanno diritto. Nel frattempo, come riporta InformazioneFiscale, i primi che hanno presentato domanda hanno già cominciato a ricevere le somme. Si aggiunge una nuova tappa nel percorso a ostacoli che ha caratterizzato la misura fin dalla sua introduzione lo scorso maggio con il DL Aiuti che non ha definito alcun dettaglio sull’indennità e ha rimandato a un decreto attuativo arrivato con oltre tre mesi di ritardo tutta l’operatività.
Con l’avvio delle domande, sembrava essersi sciolto ogni nodo: ma il blocco ai pagamenti della Direzione generale per le politiche previdenziali e assicurative del Ministero del Lavoro apre un nuovo capitolo di una lunga e difficile storia.

Pagamento bonus 200 e 150 euro: il blocco del Ministero del Lavoro

Con il Decreto Aiuti e Aiuti bis messi in campo in totale 600 milioni di euro per garantire il bonus 200 euro alle partite IVA con redditi fino a 35.000 euro. Agli enti di previdenza privati spetta una fetta di 95,6 milioni di euro.

Il veto

Il veto nasce dalla “necessità di aggiornare, riorganizzando internamente alle direzioni generali del ministero, il sistema di monitoraggio della spesa. Si legge nella nota indirizzata agli enti di previdenza privata e diffusa dall’Agenzia ANSA. Il documento sottolineava la temporaneità del blocco dei pagamenti del bonus 200 e 150 euro. Nella stessa serata del 19 ottobre, infatti, date indicazioni per poter riavviare i pagamenti già dal 20 ottobre. Le istruzioni arrivate, però, appaiono poco chiare alle stesse Casse. Non c’è dubbio sulla possibilità di procedere con l’erogazione del bonus 200 euro a coloro che presentato domanda, ma gli interrogativi sorgono per il bonus 150 euro per cui non è stato ancora stabilita una ripartizione.

Il blocco delle operazioni di pagamento del bonus 200 e 150 euro

Ai professionisti aggiunge un nuovo capitolo alla storia dell’indennità contro il caro prezzi per le partite IVA già molto travagliata. A tenerlo in stand by è stata proprio una questione di risorse. Per avere garanzia di copertura servivano altri 100 milioni di euro che sono stati stanziati a inizio agosto con il Decreto Aiuti bis. Alla luce di questo primo stop dovuto proprio ai fondi disponibili, il veto sui bonifici arrivato dal Ministero del Lavoro a operazioni avviate appare ancora più paradossale. Ma non è questo l’unico paradosso. Con il Decreto Aiuti ter è stata messa in campo una nuova tornata di bonus con un importo di 150 euro, per i professionisti e gli autonomi il nuovo beneficio ha assunto la forma di un’integrazione della prima indennità: le partite IVA con redditi fino a 20.000 euro nel 2021 hanno diritto a 350 euro presentando un’unica domanda. Questa formula sembrava accorciare di gran lunga i tempi per ottenere le nuove risorse messe in campo in seconda battuta, una sorta di recupero sui ritardi sul primo bonus. Le indicazioni del Ministero del Lavoro che mettono in stand by l’integrazione di 150 euro portano al punto di partenza con attese e incertezze.
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