Filippo Turetta, la difesa punta sulla perizia psichiatrica per evitare l'ergastolo
La strategia degli avvocati del giovane. «Uno squarcio inatteso». Al processo almeno 20 testimoni
Filippo Turetta è stato ufficialmente rinviato a giudizio per l'omicidio di Giulia Cecchettin.
La sua difesa ha adottato una strategia chiara: richiedere una perizia psichiatrica per evitare l'ergastolo, che appare come l'epilogo più probabile in questo momento.
La Strategia della Difesa
Nonostante Turetta non abbia mai ricevuto cure per problemi psicologici o psichiatrici, alcuni comportamenti rilevati durante le indagini potrebbero aprire uno spiraglio per la difesa.
Gli avvocati di Turetta sperano di ottenere l'autorizzazione per una perizia che accerti la sua capacità di intendere e di volere al momento del delitto. Questa strategia punta a dimostrare che Filippo non fosse pienamente consapevole delle sue azioni quando ha ucciso Giulia, come riportato da Il Gazzettino.
La Lista dei Testimoni
La Procura ha iniziato a compilare una lista di testimoni che saranno chiamati a deporre durante il processo.
Si prevede la presenza di circa venti o più testimoni, tra cui investigatori, esperti del Ris, informatici, amiche di Giulia e un vicino che ha assistito al litigio tra la coppia l'11 novembre. Questi testimoni forniranno una panoramica dettagliata del comportamento di Turetta e delle circostanze che hanno portato all'omicidio.
Data di Inizio del Processo
L'udienza preliminare è stata fissata per il 15 e 18 luglio dal Gup Claudia Maria Ardita. Durante queste date, Turetta lascerà per la prima volta il carcere di Montorio (Verona) per presentarsi in aula. Questo passaggio rappresenta l'ultimo passo verso il processo in Corte d'Assise, dove dovrà rispondere delle accuse di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione, crudeltà, efferatezza, sequestro di persona, occultamento di cadavere e stalking. Per il giovane studente padovano, il rischio è quello dell'ergastolo.
Il Femminicidio di Giulia Cecchettin
Il femminicidio di Giulia Cecchettin, avvenuto l'11 novembre 2023, ha scosso l'intera nazione. Turetta è accusato di aver sequestrato l'ex fidanzata con un appuntamento trappola, per poi ucciderla brutalmente.
L'aggressione è iniziata prima di mezzanotte in un parcheggio a Vigonovo e si è conclusa nella zona industriale di Fossò (Venezia).
Telecamere di sicurezza hanno registrato le ultime terribili fasi del delitto. Dopo l'omicidio, Turetta ha cercato di occultare il corpo di Giulia in un bosco vicino al lago di Barcis, in Friuli, e successivamente ha tentato di fuggire in Germania. La sua fuga è terminata con l'arresto sull'autostrada A9, vicino a Lipsia.
Il processo contro Filippo Turetta per l'omicidio di Giulia Cecchettin si preannuncia complesso e pieno di testimonianze cruciali. La difesa punta tutto sulla perizia psichiatrica per evitare l'ergastolo, cercando di dimostrare l'incapacità di intendere e di volere del giovane al momento del crimine. Le udienze preliminari rappresentano il primo passo verso un processo che dovrà far luce su una tragedia che ha sconvolto l'Italia.