Turismo - Oltre 25 milioni i pernottamenti e 12,3 milioni gli arrivi in Italia tra giugno-settembre provenienti da Francia, Germania, Gran Bretagna, Spagna e Usa.
Oltre la meta' degli stranieri di questi 5 Paesi, infatti, avrebbe gia' deciso di andare in vacanza, il 5% optando per l'Italia.
Mare, montagna e citta' d'arte le mete preferite. Le stime emergono dall'indagine di Demoskopika per conto del Comune di Siena sui consumi turistici degli stranieri che l'ANSA pubblica in anteprima.
Il presidente di Demoskopika (società che si occupa di ricerche di mercato) Raffaele Rio chiede al ministro Garavaglia "Stati generali del turismo a ottobre per programmare il 2022-2023".
Massimo Garavaglia intanto affronta i temi piu’ delicati e decisivi per la ripartenza del settore dal Green Pass al ritorno degli stranieri
“La situazione sarà in miglioramento, soprattutto perché riprendono i servizi, e quindi riprende anche il turismo.
Ci vorrà un po’ di tempo per tornare ai dati 2019, ma ci sono due dati positivi.
Una novità è il vaccino, che ci consente di riaprire e non chiudere piu’ a settembre, la seconda novità e’ che tornano i flussi di stranieri;
anche se non al 100% e con un ritorno piu’ diluito nel tempo”.
Riguardo a questo il ministro parla del Green Pass ma mancano ancora degli accordi bilaterali sul turismo con gli altri Stati dell’UE
Turismo - Inoltre il ministro Garavaglia torna a ribadire che è più importante che le imprese tornino a fatturare rispetto alla ricezione passiva di sostegni, che sono comunque importanti.
“Sono gli operatori che fanno il Pil, il governo fa le regole, può mettere gli operatori nelle condizioni migliori.
La prima cosa è organizzarsi, già aver fatto il ministero del Turismo è importante.
L’altro aspetto è tornare a investire e lo facciamo con il Piano nazionale di ripresa e resilienza (pnrr).
Poi serve un sano rapporto con le regioni per spingere il marchio italiano nel mondo”.
Essenziale per il futuro secondo il ministro anche la rivoluzione digitale, presa ancora sottogamba in Italia.
“Bisogna far conoscere ha aggiunto – le singole realtà, cosa che non e’ affatto scontata.
C’e’ una scarsa conoscenza delle varie realta’ italiane e il digitale e’ fondamentale”.
C’è sicuramente grande voglia di fare vacanze in Italia, anche per gli stessi Italiani che scalpitano all’idea
Di questo parla il presidente di Federalberghi Bernabò Bocca che però precisa: “La ripresa e’ lenta, soprattutto per le destinazioni internazionali”.
E ricorda l’enorme sofferenza delle città d’arte facendo l’esempio di Roma: “In questi giorni c’e’ un’occupazione delle camere sul 15%, nel 2019 superava l’80%”.
Secondo Bocca c’e’ ancora una grande confusione nelle regole che di fatto frena gli stranieri: “Gli americani hanno difficolta’ a venire in Italia per un problema di collegamenti aerei, e ci vorranno mesi per tornare a regime, ma anche per una grandissima confusione nelle regole.
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