CAMPANIA. Scoppia la legionella in Campania. Stando a quanto perviene, sarebbero diversi i casi verificatisi nelle ultime settimane. Si parla di almeno quattro casi accertati di contagio in Campania, di cui due con esito mortale.

Legionella - due donne morte in Campania

La prima è una donna di 64 anni originaria di Paestum. Deceduta all’ospedale San Luca di Vallo della Lucania, era stata colpita da polmonite da legionellosi dopo un ricovero in una struttura sanitaria di Arezzo.

Nella stessa zona è stato registrato un altro decesso a causa della malattia. In Toscana si stanno effettuando accertamenti per far luce sull’episodio.

Poche ore fa, un altro decesso. Sempre una donna, sulla sessantina di Castellabate, è morta dopo l’infezione di legionella all’ospedale San Luca di Vallo della Lucania.

Dalla Legionella al Covid - il bollettino

COVID. Sono 175, in Campania, i neo positivi al Covid. Secondo i dati del Bollettino della Regione Campania, il tasso di incidenza è in leggero calo visto che oggi è pari al 5.10% e ieri era fermo al 5.50%. Un decesso nelle ultime 48 ore, un altro decesso in precedenza ma registrato ieri. Negli ospedali calano i ricoveri in terapie intensiva con 16 posti letto occupati (-2 rispetto a ieri) e anche in degenza con 276 posti letto occupati (-3 rispetto a ieri). (ANSA).

Misure di prevenzione dal rischio legionella

Il caso di legionella accertato nella struttura di Via Brin, che ha determinato preoccupazione nella cittadinanza, ha indotto questo Assessorato a richiamare, nei confronti delle strutture pubbliche, l'ordinanza sindacale 224 del 6 febbraio 2007 con la quale veniva ordinata l'adozione di specifiche misure di prevenzione volte ad assicurare una riduzione del rischio legionellosi. 

Tuttavia, poiché il batterio della legionella si diffonde anche negli impianti dei singoli edifici, è necessario che tutti i cittadini osservino alcune semplici regole all'interno delle proprie abitazioni, al fine di prevenire il predetto rischio. La legionella o malattia dei legionari ha un periodo di incubazione medio di 5-6 giorni ed è molto grave: oltre a malessere, cefalee e tosse, possono essere presenti sintomi gastrointestinali, neurologici e cardiaci e complicanze varie; nei casi più gravi può addirittura essere letale. 

Per prevenire situazioni favorevoli alla diffusione del batterio, tenendo conto che le condizioni più favorevoli alla sua proliferazione sono costituite da una temperatura dell'acqua compresa tra i 25 e i 42 °C, da stagnazione, dalla presenza di incrostazioni e sedimenti, occorre porre in essere gli interventi di manutenzione periodica di seguito elencati: 

  • effettuare regolarmente la decalcificazione dei rompigetto dei rubinetti e dei soffioni delle docce 
  • sostituire le guarnizioni e i tubi flessibili delle docce, se usurati 
  • svuotare, disincrostare e disinfettare almeno due volte l'anno i serbatoi di accumulo dell'acqua calda compresi gli scalda acqua elettrici 
  • mantenere una temperatura dell'acqua calda superiore ai 50°/55°c 
  • provvedere alla manutenzione degli impianti di condizionamento dell'aria provvedendo alla regolare pulizia e disinfezione delle torri di raffreddamento ed dei condensatori evaporativi 
  • far scorrere l'acqua dai rubinetti delle docce, lavabi etc per alcuni minuti prima dell'uso, in caso di mancato utilizzo dell'abitazione per alcuni giorni 
  • utilizzare l'acqua fredda a temperatura inferiore ai 20°c

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