Sud Corea, tragedia aerea: schianto di un Boeing 737 con 181 persone a bordo. Solo 2 superstiti

Questa mattina, domenica 29 dicembre, un aereo della compagnia Jeju Air proveniente da Bangkok si è schiantato durante l’atterraggio all’aeroporto di Muan, in Corea del Sud. L’incidente ha causato un numero impressionante di vittime: su 181 persone a bordo, si contano al momento 120 morti e solo due superstiti, entrambi membri dell’equipaggio, estratti dalla coda del velivolo in gravi condizioni.

Le autorità locali hanno ipotizzato che il disastro possa essere stato causato da una collisione con un gruppo di uccelli (“bird strike”) che avrebbe danneggiato il carrello durante le operazioni di atterraggio. Un funzionario dei vigili del fuoco ha dichiarato: «I passeggeri sono stati espulsi dall’aereo al momento dell’impatto, lasciando loro poche possibilità di sopravvivenza». L’aereo, un Boeing 737-8AS in servizio dal 2009, si è completamente distrutto, rendendo difficile l’identificazione delle vittime.

Le dinamiche dell’incidente: atterraggio fatale alle 9:03 ora locale

Secondo i dati ufficiali, il volo JJA-2216 trasportava 175 passeggeri e sei membri dell’equipaggio. Tra i passeggeri erano presenti anche due cittadini thailandesi. L’incidente si è verificato alle 9:03 ora locale, durante l’atterraggio all’aeroporto di Muan, situato circa 290 chilometri a sud della capitale Seul.

Lee Jeong-hyun, capo dei vigili del fuoco locali, ha spiegato che le condizioni meteorologiche sfavorevoli potrebbero aver aggravato la situazione, in combinazione con la collisione con gli uccelli. Le indagini sono ancora in corso per confermare le cause esatte dell’incidente.

Immagini drammatiche: il video dello schianto

Un video diffuso dal canale sudcoreano MBC mostra gli ultimi istanti prima del disastro. L’aereo atterra con fumo visibile dai motori, colpisce un ostacolo alla fine della pista e prende immediatamente fuoco. Le immagini trasmesse dai media locali rivelano una scena drammatica: la carcassa carbonizzata del velivolo circondata da decine di veicoli di emergenza e vigili del fuoco impegnati nel recupero dei corpi.

La maggior parte dei passeggeri non ha avuto scampo, e il recupero delle vittime sta procedendo con estrema difficoltà. I corpi vengono trasportati su barelle e avvolti in sudari blu.

Reazione del governo e della compagnia aerea

Il presidente sudcoreano ad interim, Choi Sang-mok, ha convocato una riunione di emergenza del governo e ha dichiarato: «Tutte le agenzie competenti devono mobilitare risorse per salvare vite umane». Nel pomeriggio è prevista la sua visita al luogo dell’incidente.

Jeju Air, una delle principali compagnie low cost del Paese, ha espresso il proprio dolore e si è scusata pubblicamente: «Ci scusiamo profondamente con tutte le persone coinvolte in questa tragedia. Stiamo collaborando pienamente con le autorità per comprendere le cause dell’incidente».

Precedenti incidenti aerei in Corea del Sud

Gli incidenti aerei sono rari in Corea del Sud, ma non senza precedenti. Nel 2007, un Bombardier Q400 della stessa compagnia Jeju Air uscì di pista all’aeroporto di Busan-Gimhae, causando solo feriti lievi. L’incidente più grave nella storia del Paese risale al 2002, quando un Boeing 767 dell’Air China si schiantò vicino all’aeroporto di Busan-Gimhae, causando 129 vittime.

Un altro disastro significativo coinvolse un Boeing 747 della Korean Air, abbattuto da un caccia sovietico nel 1983, con la perdita di 269 vite.

La Corea del Sud si trova di fronte a una delle più grandi tragedie aeree della sua storia recente. Le indagini continueranno per fare luce sulle dinamiche precise e prevenire incidenti simili in futuro. L’intero Paese è in lutto mentre i soccorritori lavorano incessantemente per identificare le vittime e fornire supporto alle famiglie colpite.

Jeju Air dovrà affrontare sfide significative per riconquistare la fiducia dei passeggeri, mentre il governo sudcoreano è chiamato a migliorare le misure di sicurezza aeroportuali per garantire che una tragedia simile non si ripeta.