Il legale di Alessandro Impagnatiello rinuncia all'incarico: "E' una cosa tra me e lui"
Secondo quanto appreso da fonti dell'AGI, Alessandro Impagnatiello condivide la cella nel carcere di San Vittore con un'altra persona, che presumibilmente è accusata di un reato simile al suo. Il barman, detenuto per l'omicidio di Giulia Tramontano, la giovane di 29 anni incinta di sette mesi, è attentamente monitorato per il rischio di suicidio, soprattutto dopo aver dichiarato che "l'unico pentimento che ha senso è togliersi la vita".
È la notte del 28 maggio, alle 3:14, quando Alessandro Impagnatiello rientra a casa. Pochi ore prima, come ammetterà solo 72 ore dopo, ha ucciso la sua compagna Giulia Tramontano, incinta di sette mesi. Otto minuti dopo, alle 3:22, esce brevemente in strada con un involucro sotto il braccio, presumibilmente un lenzuolo bianco o una busta di plastica di circa 50 centimetri. Entrambe le volte viene ripreso da una telecamera di sorveglianza privata, i cui filmati sono stati acquisiti dai carabinieri della squadra omicidi del nucleo investigativo di Milano per l'inchiesta in cui Impagnatiello è accusato di omicidio pluriaggravato, soppressione di cadavere e interruzione di gravidanza non consensuale.
Secondo gli investigatori, il giovane si dirige verso la sua auto parcheggiata, vi entra per pochi secondi e poi rientra in casa, continuando a tenere l'involucro descritto. La stessa telecamera lo riprende la mattina successiva alle 7:01 quando esce di casa con uno zaino marrone in spalla. Dopo averlo lasciato nel bagagliaio dell'auto, torna al cancello carraio e esce sette minuti dopo, alle 7:08, tenendo due involucri di plastica con un ammasso di materiale che sembra corrispondere a un mucchio di vestiti.
Successivamente, Impagnatiello mette in moto la sua Volkswagen T-Roc e si allontana per recarsi alla fermata della metropolitana della linea gialla Comasina, da cui raggiunge l'Armani Hotel.
L'avvocato Sebastiano Sartori rinuncia all'incarico di difendere Alessandro Impagnatiello
Nel frattempo, l'avvocato Sebastiano Sartori ha deciso di rinunciare all'incarico di difendere Alessandro Impagnatiello, il 30enne responsabile confesso dell'omicidio di Giulia Tramontano. L'avvocato ha depositato l'atto di rinuncia alla pm Alessia Menegazzo, responsabile dell'inchiesta. Dopo aver incontrato il barman in carcere a San Vittore, Sartori ha dichiarato che Impagnatiello sta acquisendo sempre maggiore consapevolezza durante i colloqui. Quando interrogato sul motivo della rinuncia, Sartori ha affermato che è legato al rapporto fiduciario, coperto dal segreto professionale, senza aggiungere ulteriori dettagli.
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