Funerali a Nuoro per le vittime della strage familiare: proclamato il lutto cittadino
Oggi, 1° ottobre, si celebreranno i funerali di quattro delle cinque vittime dell'omicidio-suicidio che ha sconvolto la comunità di Nuoro. Il commissario ha proclamato il lutto cittadino, con chiusura temporanea degli esercizi commerciali in segno di
Martedì 1° ottobre 2024, la città di Nuoro si ferma per i funerali delle vittime della terribile strage familiare avvenuta il 25 settembre scorso. Quattro delle cinque vittime, uccise dall’operaio forestale Roberto Gleboni, saranno ricordate in due cerimonie funebri che vedranno l'intera comunità stringersi attorno al dolore dei familiari. Il commissario Giovanni Pirisi ha proclamato il lutto cittadino, con specifiche disposizioni per la giornata.
Le vittime della strage e il lutto cittadino
Le vittime della strage familiare sono Paolo Sanna, Giusy Massetti e i figli della coppia, Martina e Francesco Gleboni. I funerali si terranno in due momenti distinti: la cerimonia per Paolo Sanna si svolgerà alle ore 11.00 presso la Cattedrale Santa Maria della Neve, mentre quella per Giusy Massetti e i due figli avrà luogo alle 15.30 nella Chiesa San Domenico Savio. In occasione delle cerimonie, l'Amministrazione comunale ha proclamato il lutto cittadino per esprimere solidarietà e vicinanza ai familiari delle vittime.
Il provvedimento del commissario prevede la chiusura temporanea di tutti gli esercizi commerciali durante le ore dei funerali: "dalle 11.00 alle 11.15 e dalle 15.30 alle 15.45", come indicato nell'ordinanza ufficiale. Oltre a questo, è stato imposto il divieto di svolgere attività ludiche o ricreative che potrebbero risultare in contrasto con il clima di lutto.
Il messaggio del commissario Giovanni Pirisi
"L'Amministrazione comunale, in segno di commossa partecipazione dell'intera comunità al dolore dei familiari, degli amici e dei conoscenti delle vittime della strage del 25 settembre, proclama il lutto cittadino nella giornata di martedì 1° ottobre 2024", ha dichiarato il commissario Pirisi. Questa decisione riflette il profondo impatto che la tragedia ha avuto su tutta la città, desiderosa di dimostrare la propria partecipazione al dolore collettivo.
Non solo gli esercizi commerciali, ma anche le scuole e altri enti pubblici sono stati invitati a osservare un minuto di silenzio durante la giornata, per ricordare le vittime. "Si invitano i cittadini a manifestare il proprio cordoglio nelle forme ritenute più opportune e consone a un evento tanto grave", riporta l’ordinanza, aggiungendo che è previsto un momento di raccoglimento anche nelle scuole cittadine.
Questo gesto simbolico dimostra l’unità della comunità di Nuoro nel fronteggiare un evento di tale violenza e incomprensibile perdita. Gli abitanti del capoluogo barbaricino sono invitati a fermarsi, riflettere e rendere omaggio alle vittime.
Nessun funerale per l'omicida-suicida
Diversa la sorte di Roberto Gleboni, l’uomo che ha compiuto il massacro e che, dopo aver ucciso le vittime, si è tolto la vita a casa della madre 84enne, ferendola gravemente. Nessuna cerimonia funebre pubblica è stata prevista per lui, e il suo corpo sarà tumulato in forma privata. Questo gesto riflette la volontà di non associare il suo funerale al dolore collettivo della comunità, che ancora fatica a comprendere l’orrore di quanto accaduto.
La strage familiare del 25 settembre
La mattina del 25 settembre scorso, Roberto Gleboni, operaio forestale di 52 anni, ha compiuto l'efferata strage, uccidendo quattro membri della sua famiglia per poi togliersi la vita. La madre dell’uomo, un’anziana di 84 anni, è rimasta gravemente ferita alla testa ed è stata immediatamente ricoverata in ospedale. Le indagini hanno confermato che l’uomo soffriva di problemi psichiatrici, ma il movente preciso del suo gesto non è stato ancora del tutto chiarito.