Reddito di cittadinanza e lavoro
C'è compatibilità in alcuni casi secondo quanto stabilito dal decreto Rilancio. Il sussidio mensile può non andare perso se si rispettano alcuni criteri e si lavora in alcuni settori.
Lavoro agricolo e reddito di cittadinanza
Il decreto Rilancio ha introdotto
per chi prende il reddito di cittadinanza la possibilità di
lavorare nel settore agricolo non solo senza la perdita del
diritto a percepire il sussidio, ma anche senza riduzioni in accordo con quanto è stato
riportato dall'
Inps.
Inoltre,
chi percepisce il reddito di cittadinanza, e lavora nel settore agricolo, non è nemmeno obbligato, ai fini della
comunicazione dei redditi percepiti, a dover compilare e trasmettere il
modello 'RdC/PdC – com Esteso'.
Fino a 2.000 euro senza penalizzazioni
La
compatibilità tra
reddito di cittadinanza e lavoro nell'agricoltura non prevede la stipula di un
contratto di lavoro a tempo indeterminato, ma contratti a termine aventi una durata pari massimi a 30 giorni con possibilità per di
rinnovo per ulteriori 30 e comunque per un limite massimo 2020, per
il reddito da
lavoro agricolo, da parte del
percettori del
reddito di cittadinanza, non superiore alla soglia di 2.000 euro.
Obbligo comunicazione redditi
Oltre
il secondo rinnovo del contratto di lavoro a termine, invece, l'Inps fa presente che, in virtù del superamento del periodo massimo di
durata del rapporto di lavoro previsto dalla legge,
il percettore del reddito di cittadinanza sarà in tal caso chiamato ed obbligato ad effettuare
la comunicazione dei redditi presunti. Fonte: Trendonline
Leggi anche:
Reddito di emergenza, quando arriva il pagamento? La guida completa.
Metti like alla pagina
41esimoparallelo e iscriviti al gruppo
41esimoparallelo