Durante lo scorso fine settimana gli agenti del commissariato di Portici-Ercolano, assieme al Reparto Prevenzione Crimine Campania sono tornati operativi. Identificate 160 e 27 sanzionate per le misure antiCovid. Controlli a tappeto su tutto il territorio.

Controlli antiCovid - Controlli capillari.

Nell’ambito dei servizi tesi all'applicazione delle normative anti Covid-19, i Carabinieri hanno effettuato un servizio straordinario di controllo del territorio al porto del Gallo, piazza San Ciro, piazza Poli e piazzale Brunelleschi. Tutte nella cittadina di Portici. Si includono corso Italia, piazza Trieste, via Panoramica e al molo di Villa Favorita a Ercolano.

Controlli antiCovid - 160 persone fermate

Nel corso delle attività dei Carabinieri sono state identificate 160 persone. Tra queste 27 persone sono sanzionate. L'accusa è per inottemperanza alle misure anti Covid-19 perché prive di mascherina e fuori dal proprio domicilio senza giustificato motivo. Inoltre, tra queste nove persone sono state denunciate per aver violato la quarantena. Anche il titolare di un bar in corso Garibaldi a Portici è stato sanzionato perché sorpreso a somministrare bevande al banco e, per il locale, è stata disposta la chiusura per cinque giorni.(NapoliToday) Nel frattempo De Luca & co. - E' ufficialmente iniziata corsa in solitaria delle regioni verso il vaccino. Dopo le parole della Campania di Vincenzo De Luca, pronta ad attingere al serbatoio russo dello Sputnik, adesso è il veneto Luca Zaia a mettere le mani avanti. “A Draghi porremo come Veneto la possibilità di acquisto dei vaccini” ha anticipato il presidente della Regione. “Non ho nulla contro la Campania, ma trovo semplicemente strano che il Veneto, che ha comunicato i contatti ad Aifa, al commissario e ai Nas, si sia visto mettere alla gogna per 15 giorni. Qui la Campania ringrazia addirittura l’ambasciatore e nessuno ha niente da dire. Se lo fa la Campania, lo facciano tutti. Se oggi avessi avuto quei 27 milioni di vaccini adesso avrei meno problemi”.

Le parole del governatore della Lega, Luca Zaia

Un mese fa il governatore leghista aveva rivelato di essere stato contattato dagli emissari di case farmaceutiche per quel che riguarda il mercato veneto. Il “Doge” aveva portata la vicenda a conoscenza dell’opinione pubblica, rimettendosi alla valutazione del governo. Ma da Palazzo Chigi era arrivato lo stop: di acquisto e distribuzione di dosi se ne occupa Roma, sono poi le Regioni a curare le somministrazioni. Questione chiusa? Non proprio. Adesso che le scorte di vaccini continuano a essere insufficienti e che le Regioni lamentano lo scarso approvvigionamento, le procedure di acquisto tornano d’attualità. A ciò si aggiunge Toti, dalla Liguria: "Il Paese deve garantire dosi alle Regioni attraverso vaccini certificati. Noi abbiamo il compito di organizzare la distribuzione territoriale secondo le linee guida, il governo ha il dovere di far arrivare i vaccini”. La Liguria ad esempio conta di arrivare a oltre 13mila vaccini somministrati al giorno lavorando sei giorni su sette domenica esclusa prolungando gli orari d’apertura di alcuni hub fino alle 22-23. Leggi anche: Si può o non si può? Viaggiare da e per l'Italia, tutto quello che dovresti sapere Metti like alla pagina 41esimoparallelo e iscriviti al gruppo 41esimoparallelo Seguici sul nostro canale Youtube 41esimoparallelo
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