Contro il Covid a Napoli, presso l'ospedale Cotugno, ripartono le terapie con plasma iperimmune. Il metodo permette di recuperare il sangue dai pazienti guariti, per poi utilizzarlo per coloro che più ne necessitano. In questo modo, gli anticorpi prelevati dal sangue del donatore possono aiutare tempestivamente il ricevente, anticipando i normali tempi fisiologici. Scatta definitivamente il protocollo Tsunami del Cotugno, approvato a fine maggio dopo la riunione del Comitato Etico dell'Azienda Ospedaliera dei Colli e l'Azienda Ospedaliera Universitaria "Luigi Vanvitelli" .

Covid a Napoli: al Cotugno riparte Tsunami

Il cosiddetto protocollo “Tsunami”, necessario per selezionare i donatori guariti dal Covid, riparte quindi al 100% al Cotugno di Napoli. I criteri scelti per le selezioni diventano però sempre più stringenti. Bruno Zuccarelli, primario di Immuniematologia e Servizio trasfusionale dell’azienda dei Colli e vicepresidente dell’Ordine dei medici di Napoli, così si è espresso in merito alla vicenda: “Abbiamo raccolto finora 11 unità di plasma iperimmune non ancora utilizzate. Il protocollo Tsunami è stato recepito da Aifa ma ulteriormente modificato con criteri stringenti di selezione dei donatori”.

I dettagli sulla terapia con plasma iperimmune

Fondamentali i dettagli precisati da Zuccarelli circa la terapia con plasma iperimmune: “L’indicazione non è per i pazienti intubati in rianimazione ma ricoverati in terapia semintensiva. Ora siamo ripartiti nel ri-selezionare nuovi candidati ma il protocollo è molto più severo". Nel dettaglio, chiarisce: "Il donatore deve avere sviluppato non solo immunità contro il virus ma anche una titolazione di anticorpi molto alta. Inoltre: "A ciò bisogna aggiungere tutte le procedura di ricerca di altri virus, tra cui anche epatite A ed epatite E, che affiancano il processo di trattamento del plasma per inattivare i microrganismi. Su dieci potenziali donatori con alti titoli di anticorpi ne ritroviamo uno o due al massimo”.                                                                                 Leggi anche A Napoli manca l’ossigeno, Federfarma: “Sta nascendo il mercato nero” Metti like alla pagina 41esimoparallelo e iscriviti al gruppo 41esimoparallelo
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