Morta nel dirupo a Ischia, la lunga agonia di Marta: tutti gli sms ignorati dal compagno
L'ultimo alle 19:33: "Perdonami, sono caduta, aiutami ad alzarmi”. Lui: "Dormi lì"
Una tragedia che lascia senza parole ha colpito l'isola d'Ischia, dove Marta Maria Ohryzko, 33enne ucraina, ha perso la vita dopo una lunga agonia in un dirupo. La vicenda ha suscitato grande commozione e indignazione, poiché emergono dettagli agghiaccianti sull'indifferenza del suo compagno, Ilia Batrakov, che avrebbe potuto salvarla.
Sabato 13 luglio, dopo essere caduta in una scarpata a Barano, vicino alla roulotte dove viveva con Batrakov, Marta ha inviato almeno 15 messaggi di aiuto, tutti ignorati. La mattina seguente, il suo corpo senza vita è stato trovato.
Ora, il compagno è in stato di fermo con l'accusa di maltrattamenti, mentre gli inquirenti indagano su una possibile omissione di soccorso.
I Messaggi di Aiuto Ignorati
Gli inquirenti della procura di Napoli hanno riportato i messaggi disperati di Marta nelle prime carte dell'inchiesta. Il primo messaggio, inviato alle 14:44 del 13 luglio, diceva: "Sono sdraiata vicino alle pietre". Un minuto dopo, Marta ha scritto: "Sono caduta".
Dopo mezz'ora, un altro messaggio: "Perdonami per favore". Passano altre due ore, e Marta invia un altro messaggio: "Aiutami per favore". Ancora mezz'ora più tardi, un altro: "Con questo mi salvi".
L'ultimo messaggio di Marta è stato inviato alle 19:33: "Perdonami per tutto, aiutami per favore". La donna ha provato a chiamare il compagno, ma solo alle 21:17 l'uomo ha risposto e le ha parlato per cinque minuti.
Le Contraddizioni nelle Versioni del Compagno
Ilia Batrakov è stato sentito a lungo dai carabinieri dopo il ritrovamento del corpo di Marta. Inizialmente, ha dichiarato di non ricordare nulla della telefonata. Successivamente, durante un secondo interrogatorio, ha cambiato versione, affermando di essere uscito nella notte tra sabato e domenica per cercare la compagna.
Batrakov ha detto di aver trovato Marta viva tra la vegetazione, con il telefono acceso in modalità torcia. "Camminando mi sono accorto di una luce tra la vegetazione e avvicinandomi ho visto che c’era Marta. Si trattava del suo telefono acceso in modalità torcia. Marta sono sicuro fosse ancora viva, perché mi ha detto qualcosa. Non ricordo cosa".
L'Abbandono nel Dirupo
Nonostante Marta fosse ancora viva, Batrakov ha deciso di abbandonarla nel dirupo, dicendole che avrebbe dovuto dormire lì per la notte. Agli inquirenti, ha spiegato di essere stanco dei comportamenti della compagna e di voler porre fine alla relazione.
"Ero stanco dei suoi comportamenti e volevo farla finita o, meglio, volevo che la relazione avesse fine".
Questa dichiarazione ha suscitato grande sgomento, evidenziando una mancanza di empatia e di responsabilità che ha avuto conseguenze tragiche.
La Morte di Marta Ohryzko
Marta Ohryzko è rimasta per ore abbandonata in fondo al dirupo, morendo di stenti dopo una lunghissima agonia. Solo il mattino seguente, Batrakov è tornato sul luogo dove l'aveva lasciata la sera prima, trovandola ormai morta. A quel punto, ha chiamato i carabinieri. La tragedia di Marta Ohryzko è un doloroso promemoria dell'importanza della responsabilità e del soccorso reciproco in situazioni di emergenza. Gli inquirenti continuano a indagare per stabilire tutte le responsabilità e garantire giustizia per Marta.
La morte di Marta Ohryzko ha scosso profondamente l'intera comunità, sollevando domande sull'indifferenza e la mancanza di umanità che hanno caratterizzato questa tragica vicenda. La giustizia farà il suo corso, ma il ricordo di Marta e il dolore per la sua scomparsa resteranno per sempre impressi nei cuori di chi l'ha conosciuta e amata.