La premier italiana, Giorgia Meloni, ha evidenziato le priorità all'ordine del giorno del prossimo Consiglio europeo, il quarto tenutosi sotto il nuovo governo. Ha sottolineato l'importanza di affrontare l'aggressione all'Ucraina, le questioni legate alla sicurezza, alla difesa e alla migrazione.

Durante le comunicazioni alla Camera, Meloni ha anche espresso il suo sostegno alla Tunisia e al ruolo dell'Unione africana nel contesto internazionale, in particolare nel G20. La premier ha ribadito l'impegno dell'Europa nella salvaguardia della stabilità tunisina, lavorando per sviluppare un pacchetto di sostegno europeo a favore del paese.

Gratitudine alla Commissione Europea

Ha espresso la sua gratitudine alla Commissione Europea per il pacchetto di sostegno, considerandolo un segnale di importanza fondamentale. Meloni ha anche evidenziato l'importanza di includere l'Unione africana nel G20, sottolineando la necessità di rilanciare il ruolo dell'Africa nella discussione sulle sfide globali.

Ha sottolineato che l'Italia è favorevole all'inclusione dell'Unione africana nel G20, al fine di aggiungere una voce autorevole alla discussione. Riguardo all'Ucraina, la premier ha sottolineato l'importanza di sostenere il diritto all'autodeterminazione del paese e di lavorare per una pace giusta e duratura. Ha denunciato l'aggressione della Federazione Russa all'Ucraina e ha osservato come questa crisi abbia messo in luce le difficoltà del sistema di potere di Putin e smontato la narrazione russa.

Meloni ha inoltre affrontato la questione della sicurezza economica

Sottolineando la necessità di un maggiore controllo e difesa delle catene produttive dell'Unione Europea. Ha affermato che l'autosufficienza dell'UE è un approccio realistico per proteggere le proprie catene e ridurre le dipendenze pericolose.

Infine, la premier ha affrontato il tema dell'inflazione, definendola una tassa occulta che colpisce soprattutto i meno abbienti. Ha commentato l'aumento dei tassi intrapreso dalla Bce, sottolineando che l'inflazione non è dovuta a una crescita economica eccessiva, ma a fattori endogeni come la crisi energetica. Ha invitato a considerare il rischio che l'aumento costante dei tassi possa essere più dannoso della malattia stessa.

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