L'ultimo saluto a Chiara Jaconis: folla di persone alla Basilica di Santa Giustina
Familiari, amici e autorità si uniscono per commemorare la giovane vittima di una tragedia
La Basilica di Santa Giustina a Padova ha accolto oggi una folla di persone per dare l'ultimo saluto a Chiara Jaconis, una giovane di 30 anni tragicamente scomparsa. Alle 10:20, i familiari di Chiara sono arrivati al seguito del feretro, mostrando un'immagine di unità e amore nei momenti più difficili. Presente anche il sindaco di Padova, Sergio Giordani, insieme ad alcuni membri dell’amministrazione comunale, per esprimere la propria vicinanza alla famiglia.
La cerimonia
Il sindaco Giordani ha sottolineato l'importanza della presenza dell'amministrazione: «Era fondamentale essere qui per dimostrare il nostro sostegno alla famiglia di questa ragazza vittima di una tragedia». La cerimonia è stata aperta dall’omelia di don Carlo Cavallin, che ha riflettuto sull'impatto della morte: «La morte ha il potere di unire le persone. Oggi siamo tutti qui per Chiara». Don Carlo ha aggiunto che il dolore di questa tragedia solleva molte domande e poche risposte, citando le "lacrime di Dio" e l'importanza del ricordo che Chiara lascia dietro di sé.
Ricordi e omaggi
La Basilica era gremita di amici e conoscenti, tutti uniti nel dolore e nel ricordo di Chiara. Il vescovo Claudio Cipolla, in una lettera letta dall’abbate di Santa Giustina, don Federico Lauretta, ha descritto Chiara come una giovane gentile e solare, la cui bellezza e generosità hanno toccato profondamente coloro che hanno avuto la fortuna di conoscerla. Le sue parole hanno tracciato il ritratto di una persona che ha lasciato un segno indelebile nella vita degli altri, riempiendo il cuore di tutti di amore e gratitudine.
Oggi, mentre la comunità si unisce per onorare la memoria di Chiara Jaconis, rimane vivo il desiderio di preservare il suo spirito e il suo amore, trasformando il dolore in un legame di solidarietà e affetto tra tutti coloro che hanno avuto il privilegio di incrociare il suo cammino. La celebrazione della sua vita è un invito a continuare a dare e ricevere amore, mantenendo viva la sua memoria.