Denise Pipitone, Piera Maggio trova due cimici in casa: «Sono qui da 20 anni?»
Il messaggio sui social: «Chiederemo alle autorità se sono beni dello Stato oppure di privati»
La recente denuncia di Piera Maggio, madre di Denise Pipitone, riguardo al ritrovamento di cimici nella propria abitazione ha scosso nuovamente l'opinione pubblica in merito alla scomparsa della bambina avvenuta nel 2004 a Mazara del Vallo.
Attraverso un comunicato diffuso sui social media, Piera Maggio ha rivelato di aver scoperto due microspie funzionanti nella sua abitazione.
Questi dispositivi, capaci di intercettare e trasmettere conversazioni, hanno immediatamente acceso i riflettori sulla possibilità che siano stati installati nel corso delle indagini sulla scomparsa di Denise Pipitone, avvenuta ormai 20 anni fa.
Ritrovate dopo 20 anni, a meno che qualcuno non le abbia collocate nel tempo violando il nostro stabile. Erano correttamente funzionanti perché collegate alla rete elettrica
Richiesta di chiarimenti alle autorità
Maggio ha annunciato di voler chiedere alle autorità competenti se le microspie trovate siano di proprietà dello Stato o di privati.
Questa richiesta solleva interrogativi sul motivo per cui tali dispositivi sarebbero stati installati e se siano presenti altre microspie nella sua abitazione o in altri luoghi.
Implicazioni e domande aperte
Il ritrovamento delle microspie solleva domande fondamentali sulla condotta delle indagini relative alla scomparsa di Denise Pipitone e sulla gestione dei dispositivi di sorveglianza utilizzati.
Maggio si chiede se, una volta concluse le indagini, sia stato considerato il ritiro di tali dispositivi, soprattutto se appartenenti allo Stato, e se sia necessario richiedere un risarcimento per l'utilizzo non autorizzato della rete elettrica per oltre due decenni.
Coinvolgimento legale
L'avvocato Giacomo Frazzitta, legale di Piera Maggio, è stato informato del ritrovamento delle microspie e presumibilmente sarà coinvolto nelle azioni legali successive per chiarire la situazione e proteggere i diritti della famiglia Pipitone.
La denuncia di Piera Maggio sull'installazione di microspie nella sua abitazione aggiunge un nuovo capitolo di mistero alla lunga storia della scomparsa di Denise Pipitone.
È fondamentale che le autorità indaghino a fondo su questo episodio per garantire che tutte le domande rimaste aperte vengano finalmente risolte e che giustizia sia fatta per Denise e la sua famiglia.