Dramma a Caserta, è Pietro Caprio, il prof carbonizzato trovato nell’auto della madre: era scomparso da due giorni
Il macabro ritrovamento è avvenuto oggi, 4 novembre, quando il corpo carbonizzato di un uomo, identificato come Pietro Caprio, è stato scoperto all'interno di una Dacia Duster di vecchio modello, nelle vicinanze della Pineta di Cellole, nella località di Pietre Bianche. L'auto era completamente annerita e parzialmente danneggiata a causa dell'incendio. Il cadavere giaceva al posto di guida del veicolo.
La scoperta è stata fatta da un pescatore che ha immediatamente allertato i soccorsi. La presenza di forti piogge in questi giorni ha contribuito a evitare che l'incendio si propagasse al canneto nelle vicinanze, consentendo così il ritrovamento del corpo.
La Procura di Santa Maria Capua Vetere ha aperto un fascicolo d'inchiesta sulla tragica morte di Pietro Caprio
Le indagini sono condotte dai carabinieri della compagnia di Sessa Aurunca e del nucleo investigativo di Caserta, e sono coordinate dal sostituto procuratore Chiara Esposito. Attualmente, gli investigatori stanno esaminando attentamente la vita della presunta vittima, interrogando conoscenti e familiari.
Al momento, non è stata esclusa alcuna ipotesi sulle cause del decesso e sul possibile movente di un omicidio. La situazione è ancora sotto stretta osservazione e ulteriori dettagli emergeranno man mano che le indagini proseguiranno.
Le altre notizie di cronaca
La cittadina di Avella è immersa nel dolore e nella tristezza a seguito della tragica scomparsa di Francesco Estatico. Un giovane di soli 35 anni, avvenuta dopo un intervento di bypass gastrico. La notizia della sua prematura morte ha gettato un'ombra di dolore su tutta la comunità irpina.
La perdita di Francesco ha colpito profondamente tutti i residenti di Avella, che stentano a comprendere come un giovane così vivace e pieno di vita possa essere stato strappato così prematuramente al mondo. Francesco viveva con la sua famiglia nella via Togliatti, insieme ai genitori Tommaso e Nunzia, al fratello Carlo e alla sorella Milena. Continua a leggere qui