River Plate - E' deceduto dopo aver contratto l'
infezione da Covid-19 l'autista del pullman che trasportava la squadra.
Gustavo Insua, 58 anni, sarebbe stato contagiato il 13 maggio, giorno in cui aveva trasportato dall'aeroporto la storica formazione di Buenos Aires di ritorno da una partita di Coppa Libertadores in Colombia.
In breve tempo gran parte della squadra era risultata positiva al Covid.
Così è stato anche per Insua, che tuttavia, a differenza dei calciatori ha mostrato sin da subito sintomi più gravi dell'infezione.
Lo scorso fine settimana l'autista è stato ricoverato in terapia intensiva dove le sue condizioni si sono aggravate fino al decesso.
River Plate - Il club della capitale argentina ha espresso le sue condoglianze alla famiglia dell'autista attraverso un comunicato
Il 19 maggio il River Plate aveva affrontato a Buenos Aires il match di Coppa Libertadores contro l'Independiente Santa Fe (Colombia) senza 20 giocatori.
Tutti contagiati dal nuovo coronavirus e senza nessuno dei portieri disponibili.
Si era trattato di una situazione inedita che rifletteva gia' la gravita' della situazione epidemiologica che attraversa il paese.
Si pensi solo il giorno precedente si registrava un nuovo record di contagi e morti, con oltre 38 mila casi e 745 decessi in 24 ore.
La Conmebol non ha voluto posticipare l'incontro di calcio
La dirigenza del Carp aveva fatto quindi richiesta alla Confederazione sudamericana del calcio (Conmebol) di posticipare l'incontro, ma questa ha respinto la richiesta minacciando la squadra di assegnare all'avversario la vittoria a tavolino.
Nell'incontro, vinto poi clamorosamente dal River per 2 a 1, il centrocampista Enzo Perez aveva giocato in porta.
La morte di Insua ripropone il dibattito sull'opportunità di continuare a svolgere tornei continentali nel contesto della pandemia.
Ci si chiede soprattutto se disputare la Coppa America per le nazionali.
Il torneo dovrebbe prendere il via l'11 giugno in Argentina ed in un'altra sede ancora ignota dopo che la Colombia ha rinunciato ad essere sede.
Il 21 maggio, la Confederazione sudamericana del calcio ha infatti respinto la richiesta di Bogota' di rinviare a novembre il torneo e ha annunciato che comunichera' "nei prossimi giorni" la nuova sede dove verranno disputati gli incontri che erano previsti nel paese caraibico.
La Conmebol sostiene che "per ragioni legate al calendario internazionale e alla logistica del torneo risulta impossibile rinviare la Coppa America 2021 a novembre".
La confederazione dovrebbe informare nei prossimi giorni la ri-localizzazione delle partite che si sarebbero dovute disputare in Colombia.
Addirittura nelle ultime ore erano sorta come opzione anche quella degli Stati Uniti. Vedremo come andrà a finire.
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