Parrucche gratis per le donne malate di cancro, la grande iniziativa della regione. Le donne alle prese con le terapie antitumorali potranno contare su un piccolo ma importante aiuto, almeno sul piano psicologico.
La Regione Emilia Romagna
Sei giorni fa ha approvato una norma che prevede l'erogazione di un contributo fino a 400 euro per le pazienti oncologiche che vorranno indossare le parrucche.
Il provvedimento
E' valido dal primo settembre ed entro la fine del mese le aziende sanitarie renderanno disponibili (on line e nelle proprie strutture) i moduli per presentare la richiesta di finanziamento.
In questi giorni, infatti, l’assessorato alle Politiche per la salute ha predisposto e inviato il fac simile a tutte le Ausl.
Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia Romagna, e l'assessore alle Politiche per la salute, Sergio Venturi, le scorse settimane hanno incontrato Odette Piola, la donna originaria di Ferrara e promotrice della petizione sostenuta da 3mila firme con la richiesta di contributi per l’acquisto delle parrucche da parte di pazienti oncologiche.
Durante l’incontro i due amministratori hanno assicurato il totale e convinto appoggio della Regione, che in una nota ha spiegato: "E' confermato ciò che era stato annunciato a fine luglio: il contributo, totalmente a carico del Servizio sanitario regionale, sarà assegnato una tantum, indipendentemente dall’Isee e dalla situazione reddituale della paziente.
Potranno beneficiarne le donne in cura residenti in Emilia-Romagna dove, quest’anno, sono circa 3.400 le pazienti oncologiche con possibile alopecia (perdita di capelli) da chemio o radioterapia".
Le richiedenti il contributo
Dovranno allegare alla domanda, oltre alla fotocopia della tessera sanitaria e del documento di identità, il certificato che attesti la patologia in seguito a trattamenti radioterapici o chemioterapici e la ricevuta di avvenuto pagamento per l’acquisto della parrucca.
Sarà l’Azienda Usl
Controllata la regolarità della documentazione presentata, ad accogliere le domande e a concedere il contributo richiesto, rendicontando alla Direzione generale dell’assessorato.
Odette Piola, prima promotrice dell'iniziativa, ha commentato:
“I capelli per una donna sono importanti, è importante riconoscersi. Senza capelli, senza ciglia e senza sopracciglia si perde la propria identità fisica.
Deve essere, comunque, una libera scelta perché c’è chi decide di andare in giro con la testa nuda, e anche questa è una scelta condivisibile.
Io, per esempio, non mi sono mai potuta vedere con la testa nuda, persino in casa indossavo un turbante. E’ una cosa soggettiva ed è giusto rispettare la sensibilità della donna che in quel momento è costretta ad affrontare una battaglia molto dura.
Quello della perdita dei capelli quando affronti il male è un problema che si aggiunge a un problema più grande. E’ giusto che anche chi non può permettersi una parrucca abbia sostegno. Sono soddisfatta”.(Fanpage)
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