Si avvicina il processo per Alessandro Impagnatiello, il presunto killer di Giulia Tramontano, e sorgono alcune domande riguardo a un possibile sconto di pena. Sarà seguito il rito abbreviato o il giudizio immediato? La differenza è fondamentale, poiché nel primo caso potrebbe essere applicata una riduzione di un terzo della condanna.

Nel frattempo, aumentano i dubbi sul coinvolgimento della madre di Impagnatiello nel depistaggio successivo all'omicidio. Potrebbe anche lei finire nel registro degli indagati e subire una condanna? L'avvocato penalista Guido Stampanoni Bassi è chiamato a fare chiarezza. Risponde così alle domande de Il Messaggero.

È estremamente difficile, se non impossibile, che Impagnatiello possa accedere al rito abbreviato, poiché dal 2019 questo rito è escluso per i reati puniti con l'ergastolo, come confermato dalla Corte Costituzionale con la sentenza n. 260/2020.

La Corte Costituzionale ha affermato che l'imputato non ha un diritto a ottenere il processo "a porte chiuse" per tutelare la sua dignità e riservatezza - continua così l'avvocato. La pubblicità del processo, soprattutto per reati gravi, costituisce una garanzia soggettiva per l'imputato e un elemento identitario dello Stato di diritto, garantendo l'imparzialità e l'obiettività dell'amministrazione della giustizia sotto il controllo dell'opinione pubblica.

L'omicidio, a seconda delle circostanze aggravanti, è punito con l'ergastolo, rendendo quindi impossibile l'uso del rito abbreviato, anche se non venissero riconosciute le aggravanti di crudeltà e premeditazione, che sono state oggetto di discussione.

Il rito abbreviato è un giudizio speciale basato sugli atti raccolti dal Pubblico Ministero, senza l'assunzione di prove come testimoni. Consente all'imputato uno sconto di pena pari a un terzo nel caso di condanna. Si svolge davanti a un giudice monocratico (GUP) anziché davanti a una Corte di Assise.

Il giudizio immediato, invece, non prevede alcuno sconto di pena per l'imputato nel caso di condanna. Non si svolge davanti a un giudice monocratico e viene chiamato "immediato" perché il processo inizia direttamente senza passare per la fase dell'udienza preliminare.

Considerando l'aggravante della relazione affettiva, che sembra difficile possa venire meno, il reato è punito con l'ergastolo, escludendo così la possibilità del rito abbreviato.

Alessandro Impagnatiello, le colpe della madre Sabrina Paulis

Per quanto riguarda la madre, se sussistesse un coinvolgimento nel favoreggiamento, potrebbe essere applicata una causa di non punibilità prevista nel codice penale. Questa causa di non punibilità prevede che chi ha commesso un reato per salvare un prossimo congiunto da un grave nocumento nella libertà o nell'onore non è punibile.

Sabrina Paulis, la madre di Alessandro Impagnatiello

Questo riconosce la forza incoercibile degli affetti familiari che, in casi come questi, escludono la rilevanza penale della condotta.Tuttavia, la situazione potrebbe essere diversa se emergesse una responsabilità di altri complici per reati diversi da quelli contro l'amministrazione della giustizia.

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