Le indagini sull'omicidio di Giulia Tramontano, avvenuto il 27 maggio a Senago, sono giunte alla fase cruciale. L'avvocato Giovanni Cacciapuoti, che rappresenta la famiglia della vittima, afferma che sono in corso una serie di accertamenti tecnici e rilievi dattiloscopici su oggetti rinvenuti all'interno dell'abitazione in cui si è consumato il delitto. In particolare, sono stati analizzati un computer portatile e un nastro grigio trovati sulla scena del crimine.

Gli esami sul cordone ombelicale e sul feto, previsti per oggi, saranno determinanti per valutare la presenza di eventuali sostanze che potrebbero confermare la premeditazione, aspetto al momento escluso dalle accuse formulate dal giudice al sospettato.

Alessandro Impagnatiello, l'ex compagno di Giulia Tramontano, è accusato di omicidio aggravato, occultamento di cadavere e interruzione non consensuale di gravidanza. La vittima era incinta di sette mesi e si avvicinava alla data prevista per il parto.

Gli accertamenti tecnici riguardano anche un computer ritrovato nell'appartamento di Senago, di cui al momento non si conosce il proprietario. Saranno eseguiti anche rilievi dattiloscopici su un nastro grigio trovato nella stessa abitazione.

Tutti questi esami contribuiranno a valutare la presenza della premeditazione, oltre alle aggravanti già riconosciute dal giudice.

giulia tramontano

Le indagini sono coordinate dal pm Alessia Menegazzo e dall'aggiunto Letizia Mannella. L'avvocato Cacciapuoti sottolinea che gli inquirenti stanno svolgendo un lavoro scrupoloso e che al momento non si sa se le indagini saranno concluse prima o dopo l'estate.

Indipendentemente dalle determinazioni della procura, la famiglia di Giulia Tramontano si prepara a far valere le proprie ragioni, sia che si tratti di un'udienza preliminare che di un rinvio a giudizio immediato dell'indagato.

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