Emanuela Orlandi
Emanuela Orlandi

Potrebbe esserci una svolta nel mistero del fascicolo vuoto relativo al caso di Emanuela Orlandi, ritrovato presso l'Archivio centrale dello Stato. Secondo quanto emerso, il contenuto del dossier potrebbe essere custodito negli uffici della Direzione centrale di Polizia di prevenzione del Ministero dell'Interno. Questa ipotesi è stata avanzata dall'Archivio centrale dello Stato in risposta alla richiesta formale di accesso ai documenti presentata a gennaio scorso dalla Commissione parlamentare d’inchiesta sulla scomparsa di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori.

La scoperta del fascicolo vuoto

Il caso del fascicolo privo di documenti era stato portato alla luce da Gian Paolo Pelizzaro, giornalista, ricercatore e consulente della Commissione parlamentare d’inchiesta. Durante alcune ricerche non direttamente collegate ai lavori della Commissione, Pelizzaro si è imbattuto nel dossier e ha immediatamente informato Andrea De Priamo, presidente della Commissione e membro di Fratelli d’Italia.

La scoperta ha alimentato nuovi interrogativi sul caso, già avvolto nel mistero da oltre quarant'anni. La mancanza di documenti nel fascicolo ufficiale ha fatto sorgere il dubbio che informazioni cruciali possano essere state spostate o secretate in altre sedi istituzionali.

Le rivelazioni del super-poliziotto Cavaliere

Nel frattempo, emergono ulteriori dettagli dalle indagini. Durante un’audizione secretata, il super-poliziotto Antonio Cavaliere ha rivelato che, all’epoca della scomparsa, gli investigatori riuscirono a intercettare un telefonista legato al caso, ma che questi riuscì a sfuggire per un soffio. Una testimonianza che rafforza il sospetto di insabbiamenti o depistaggi nelle indagini sulla sparizione della giovane cittadina vaticana.

Nuovi sviluppi nell’inchiesta

L’ipotesi che il materiale mancante possa essere custodito negli uffici della Direzione centrale di Polizia di prevenzione apre nuove strade investigative. La Commissione parlamentare d’inchiesta potrebbe richiedere formalmente l’accesso ai documenti, nel tentativo di ricostruire i dettagli di una vicenda che ancora oggi solleva dubbi e polemiche.

La scomparsa di Emanuela Orlandi, avvenuta il 22 giugno 1983, rimane uno dei più grandi misteri italiani. Gli ultimi sviluppi potrebbero finalmente gettare luce su una storia che ha segnato profondamente l’opinione pubblica e che continua a essere oggetto di inchieste giornalistiche e giudiziarie.

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