Emergenza verde pubblico a Napoli: ambientalisti inviano una nuova PEC al sindaco Manfredi
Le associazioni chiedono un incontro con il primo cittadino per discutere sei punti fondamentali per la sua gestione e valorizzazione
Le associazioni ambientaliste di Napoli hanno nuovamente sollevato la questione dell’emergenza del verde pubblico, denunciando il silenzio del sindaco Gaetano Manfredi.
"La disastrosa condizione del verde pubblico a Napoli è sotto gli occhi di tutti", si legge nel comunicato firmato da decine di associazioni e comitati.
Nonostante le numerose richieste di incontro, inoltrate tramite due PEC, il sindaco non ha ancora risposto. Le richieste, avanzate da associazioni come Gea ETS e altre realtà attive nel territorio, sono state semplicemente trasferite al "Servizio Ambiente", ma senza alcun segno di un’azione concreta.
La situazione attuale del verde pubblico a Napoli
Il verde pubblico di Napoli, sia esso rappresentato da alberi, aiuole o parchi, è in condizioni estremamente critiche. Il comunicato sottolinea che la città è testimone di continui crolli di alberi, aiuole abbandonate e parchi chiusi. La mancanza di una politica coerente per la gestione del verde pubblico sta aggravando la situazione, specialmente alla luce del cambiamento climatico che sta colpendo il pianeta e la città stessa.
Il problema delle cattive potature e della mancanza di manutenzione ha reso molti alberi malati o pericolosi, con un aumento dei casi di caduta improvvisa di rami o interi alberi. Quando questi vengono abbattuti, raramente sono sostituiti, lasciando vuote le fossette destinate alla piantumazione.
L’importanza del verde pubblico per il contrasto ai cambiamenti climatici
Il verde pubblico, come sottolineano gli ambientalisti, è una risorsa vitale per contrastare il cambiamento climatico. Gli alberi, in particolare, svolgono un ruolo cruciale nell’assorbire CO2, produrre ossigeno e ridurre l’inquinamento atmosferico attraverso l’assorbimento delle polveri sottili. Inoltre, contribuiscono a ridurre il dissesto idrogeologico assorbendo le acque piovane e prevenendo allagamenti.
Tuttavia, a Napoli, questa risorsa preziosa è trattata con superficialità, con una gestione che manca di visione a lungo termine. Il comunicato evidenzia un vero e proprio "deficit culturale", che ha portato a una percezione distorta del verde urbano, spesso visto più come un ostacolo che una risorsa.
Le richieste degli ambientalisti: sei punti fondamentali
Le associazioni hanno elaborato un "Manifesto del Verde" con sei punti fondamentali, necessari per invertire la tendenza negativa e ripristinare il verde pubblico in città:
- Approvazione immediata del regolamento del verde pubblico, già completato in collaborazione con le associazioni ambientaliste.
- Censimento degli alberi della città e pubblicazione online, accessibile a tutti i cittadini, per una maggiore trasparenza e controllo.
- Applicazione della Convenzione di Arhus, che prevede la trasparenza delle azioni dell’amministrazione sul verde pubblico. Ogni potatura o abbattimento deve essere annunciato almeno un mese prima con motivazioni dettagliate.
- Utilizzo immediato dei fondi della Città Metropolitana, pari a 5 milioni di euro, per la piantumazione di nuovi alberi nelle aree vuote, previa un'accurata analisi delle specie più adatte.
- Formazione specifica per gli operatori addetti al verde pubblico, per prevenire errori nella manutenzione degli alberi che ne compromettono la salute.
- Riqualificazione e riapertura dei parchi cittadini, utilizzando i 12 milioni di euro stanziati per rendere questi spazi accessibili e sicuri per la cittadinanza.
L'urgenza di un'azione immediata
La situazione richiede un intervento urgente da parte dell'amministrazione comunale. La tutela e la gestione del verde pubblico non possono più essere rimandate. Gli alberi di Napoli, i suoi parchi e giardini rappresentano una risorsa fondamentale non solo per l’ambiente, ma anche per il benessere dei cittadini. La richiesta degli ambientalisti è chiara: il sindaco e la sua giunta devono assumersi la responsabilità diretta e avviare un dialogo costruttivo con le associazioni per affrontare questo problema.
I firmatari del manifesto
Il manifesto è stato sottoscritto da oltre 50 associazioni e comitati attivi nella difesa dell’ambiente e del verde urbano a Napoli. Tra i firmatari, nomi noti come Greenpeace Gruppo Locale Napoli, Legambiente Napoli Centro Antico, Friday for Future Napoli, e molti altri cittadini e attivisti che chiedono con forza un cambiamento per salvare il verde pubblico della città.