Nel panorama del nuovo tipo di attività comunicativa, che è quella dei podcast, Pablo Trincia si è affermato come una delle voci più rilevanti e rispettate, soprattutto grazie alla sua abilità nel raccontare e riavvolgere gli eventi tenendo incollati gli ascoltatori.

La recente serie "Dove nessuno guarda", incentrata sulla storia di Elisa Claps, è un esempio tangibile della sua capacità di raccontare storie complesse e coinvolgenti.

Pablo Trincia racconta in maniera strabiliante la storia di Elisa Claps

E' proprio il particolare approccio di Trincia alla vicenda di Elisa Claps che ha sollevato domande e riflessioni. Ha evidenziato le numerose omissioni delle indagini e le presunte coperture nel caso, portando alla luce sin dalle prime ore della scomparsa di Elisa che l'assassino fosse proprio Danilo Restivo. Trincia infatti punta il dito su presunte connessioni e comportamenti sospetti che avrebbero potuto influenzare il corso delle indagini.

Elisa venne ritrovata in una stanzetta sopra la chiesa nella quale si è visto che ci erano andati degli operai a fare dei lavori, addirittura a 15 cm dal suo corpo. È stata ritrovata nel 2010 da alcuni operai romeni che facevano dei lavori per delle infiltrazioni. A un certo punto vedono questo corpo neanche troppo coperto, si vedeva chiaramente questa “mummia”.

Perchè il corpo è stato lì per ben 13 anni? Le parole di Pablo Trincia

"Quella chiesa si trova nel centro di Potenza, vicino alle case. Tirarlo fuori sarebbe stato un problema. Poi c’era una serie di cose strane. Mancava un pezzo di tetto sopra il corpo della ragazza per far prendere aria, cosa che il killer non poteva aver fatto da solo. Quindi ci sono ancora dei misteri".

Una serie di considerazioni che aggiungono rabbia e dolore ad una vicenda che sarebbe potuta concludersi poche ore dopo la scomparsa di Elisa.

Danilo Restivo è rimasto a piede libero, e ha ucciso ancora, per la negligenza delle autorità competenti o per nascondere e insabbiare i comportamenti di un uomo "strano" e protetto?

Nel ’93 scompare Elisa Claps. Danilo Restivo viene condannato per falsa testimonianza perché riescono a condannarlo solo per quello. Poi lui va in Inghilterra, a Bournemouth, nel 2002, si mette con una donna che vive lì, Fiamma. Di fronte a casa loro abita questa donna di 48 anni, Heather Barnett, che ha due figlie ed è separata. Il pomeriggio del 12 novembre 2002 i figli tornano a casa e la trovano fatta a pezzi.

Una scena raccapricciante, abbiamo visto tutto il materiale ed è terribile. Chiamano la polizia, lui li soccorre in mezzo alla strada e per otto anni la polizia inglese non riesce a incastrarlo nonostante anche in quel caso i sospetti siano su di lui. Alla fine viene individuato perché nel 2010 viene ritrovato il corpo di Elisa Claps e gli inglesi dicono “Ok, basta, ti incastriamo”. Anche lì però ci sono una serie di omissioni.

Ciò che viene alla luce sono gli aspetti oscuri e irrisolti della vicenda, ma soprattutto la mancata trasparenza e l'inefficacia delle indagini condotte all'epoca dei fatti.

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