Dal primo giugno non ci sarà più l’obbligo di indossare la mascherina all’aperto, almeno in Veneto. L’obbligo permane invece in ambienti chiusi, come negozi e locali, e all’aperto se vi sono assembramenti, come accade ai mercati. Come spiegato dallo stesso Luca Zaia in conferenza stampa, la nuova ordinanza, che verrà firmata nelle prossime ore, entrerà in vigore da lunedì prossimo e avrà validità fino al 15 giugno. Dalla prossima settimana quindi il Veneto si può dire che tornerà a respirare.
Basta mascherine all'aperto
Zaia ha chiarito che
“da lunedì la mascherina la porti nei luoghi chiusi, in bar e nei ristoranti o dove c’è assembramento, il che significa che quando vai a camminare non la usi, ma te la porti dietro che se incontri qualcuno la puoi indossare”. Sempre dal primo giugno potranno anche riaprire
centri termali e benessere. Per quanto riguarda invece i centri estivi, il governatore del Veneto ha spiegato che è stato risolto un
“vulnus del Dpcm. Chi ha la gestione del centro privato manda una scheda che alleghiamo al Comune. È una visione molto semplificata perché abbiamo la certezza che chi apre si impegna per iscritto ad applicare le linee guida. È inutile un secondo giro di controllo, anche perché abbiamo genitori che sono informati”.
Gli ultimi dati in Veneto
Durante il consueto incontro con la stampa, Zaia ha reso noti i dati presenti nel bollettino dell’Azienda Zero: in Veneto sono stati eseguiti 645.427 tamponi, 13.303 in più rispetto alla giornata di ieri. Le persone adesso in isolamento sono 1.834, 308 in meno nelle ultime 24 ore. Il numero di soggetti risultati positivi è 19.134, 9 in più. I ricoverati sono 411, 15 in meno, di questi i positivi sono 137, mentre i pazienti in terapia intensiva sono 31, di cui 7 positivi. I dimessi sono 3.349 (+13), i decessi hanno raggiunto quota 1.906 (+8) di cui 1.373 avvenuti in strutture ospedaliere. Reso noto anche il numero delle nuove nascite: 76.
Il Veneto quindi ha deciso di fare marcia indietro riguardo l’utilizzo delle mascherine. Forse anche in seguito all’allarme lanciato da diversi medici che hanno sottolineato i
danni alla salute. Mal di testa, aumento dell'insufficienza respiratoria, ipossia e ipercapnia sono alcuni dei rischi a cui si va incontro se vengono usate per più ore. D’accordo usarle in luoghi chiusi, meglio se per poco tempo, ma andrebbero invece evitate all’aperto e se si sta guidando. Fonte: Il Giornale
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