Mosca no proroga accordo sul grano
GUERRA UCRAINA. Nel contesto della guerra tra Russia e Ucraina, è scaduto l'accordo sul grano tra i due paesi, provocando gravi preoccupazioni per le conseguenze umanitarie a livello globale. Il Cremlino ha comunicato di non voler rinnovare l'intesa fino a quando non saranno soddisfatte tutte le condizioni richieste.
Il presidente ucraino Zelensky ha sottolineato che l'accordo deve continuare a funzionare anche senza la partecipazione della Russia, evidenziando l'importanza cruciale dell'accordo per prevenire una possibile crisi alimentare mondiale. Ha dichiarato che Kiev è disposta a continuare le esportazioni nonostante l'uscita della Russia dall'accordo.
Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov
Ha affermato che l'accordo sul grano è stato interrotto poiché la parte relativa alla Russia non è stata ancora attuata, sottolineando che la Russia tornerà immediatamente a rispettare l'accordo non appena gli ostacoli alle esportazioni russe di cereali e fertilizzanti saranno rimossi.
Nonostante la decisione di Mosca, il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha espresso fiducia che Putin voglia continuare l'accordo, ricordando l'importante successo diplomatico dell'iniziativa del Mar Nero, che ha permesso di spedire oltre 33 milioni di tonnellate di prodotti cerealicoli e prevenire una crisi alimentare in molti paesi.
La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen
Ha condannato fermamente la decisione della Russia di porre fine all'iniziativa per i cereali del Mar Nero, nonostante gli sforzi delle Nazioni Unite e della Turchia. Ha sottolineato che l'Unione Europea sta lavorando per garantire la sicurezza alimentare per le persone vulnerabili in tutto il mondo, e che i corridoi di solidarietà dell'UE continueranno a portare i prodotti agroalimentari dall'Ucraina ai mercati globali.
Guerra Ucraina - La premier Giorgia Meloni
Ha interpretato la decisione della Russia come una prova su chi è amico e chi è nemico dei paesi più poveri. Ha condannato l'uso del grano, che è essenziale per sfamare il mondo, come un'arma, definendolo un'altra offesa contro l'umanità.
Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha annunciato che il tema sarà affrontato al vertice sulla sicurezza alimentare a Roma il 24 luglio.
Le conseguenze di questa mossa del Cremlino potrebbero essere gravi, poiché l'accordo, siglato un anno fa da Mosca e Kiev con la mediazione delle Nazioni Unite e della Turchia, aveva permesso all'Ucraina di riprendere le esportazioni di cereali dopo il blocco dei suoi porti da parte della Russia.