Manuel Mastrapasqua, gli ultimi minuti prima dell'omicidio
Lui passeggia con le cuffie, spunta Rezza col coltello
Manuel Mastrapasqua, 31 anni, è stato brutalmente ucciso nella notte tra il 10 e l’11 ottobre 2024 a Rozzano, Milano. Un video delle telecamere di sicurezza, diffuso dai Carabinieri, mostra gli ultimi momenti di vita di Mastrapasqua, inconsapevole del tragico destino che lo attende. Le immagini immortalano la vittima che passeggia tranquillamente nel parcheggio di un supermercato, con le cuffie nelle orecchie, mentre il suo presunto assassino, un giovane di 19 anni, si muove nell’area circostante con qualcosa in mano, forse un coltello.
Questi frame, fondamentali per le indagini, testimoniano l’avvicinarsi inesorabile del tragico evento. Il diciannovenne viene ripreso mentre attraversa un altro spiazzo del parcheggio con un oggetto in mano, che potrebbe essere proprio l’arma del delitto. Poco dopo, Mastrapasqua viene aggredito e accoltellato a morte. Secondo gli inquirenti, il movente sarebbe stato il furto delle cuffie che la vittima indossava al momento dell'attacco.
Un agguato premeditato per un furto insignificante
Gli inquirenti hanno chiarito che il presunto assassino avrebbe agito con l’intento di derubare Manuel delle sue cuffie, un gesto apparentemente insignificante ma che ha portato a una conclusione drammatica. Il video rappresenta un elemento cruciale per ricostruire la dinamica dell'omicidio, offrendo un'immagine chiara del giovane sospettato che si aggira nei dintorni del parcheggio poco prima di colpire. L’accusa per il diciannovenne è di omicidio premeditato, aggravato dal furto.
Il video mostra anche un dettaglio che potrebbe essere decisivo: l’oggetto che il giovane tiene in mano, ritenuto dagli investigatori l’arma del delitto. L’analisi del filmato e le indagini successive hanno permesso ai Carabinieri di identificare e arrestare il presunto omicida, che al momento è sotto custodia.
L’impatto emotivo sul quartiere
L’omicidio di Manuel Mastrapasqua ha scosso profondamente la comunità di Rozzano, un quartiere alla periferia di Milano, già provato da episodi di violenza in passato. Amici e familiari della vittima sono distrutti dal dolore, e nelle ore successive al ritrovamento del corpo, sono stati numerosi i messaggi di cordoglio sui social. Manuel era conosciuto come una persona tranquilla e benvoluta da tutti. La sua vita è stata spezzata in modo tragico e insensato, lasciando tutti increduli e arrabbiati.
Le indagini proseguono, con gli investigatori che stanno raccogliendo ulteriori prove e testimonianze per ricostruire con precisione tutti i dettagli di quella tragica notte. Nel frattempo, la comunità locale si stringe attorno alla famiglia di Manuel, con diverse manifestazioni di solidarietà già annunciate per i prossimi giorni.
Il ruolo delle telecamere e delle prove video
Le telecamere di sorveglianza si sono rivelate uno strumento fondamentale per le indagini. Le immagini non solo hanno permesso di individuare il presunto assassino, ma hanno anche documentato la presenza dell'arma del delitto, che potrebbe essere un coltello, visibile nel video. Questo dettaglio ha dato una svolta decisiva al caso, consentendo agli inquirenti di avanzare con sicurezza nelle loro accuse.
Oltre al video, gli investigatori stanno analizzando anche il cellulare e altri effetti personali del giovane sospettato, al fine di trovare ulteriori elementi che confermino la premeditazione del gesto. Si indaga inoltre se il diciannovenne fosse da solo o se avesse complici. Al momento, la sua difesa non ha rilasciato dichiarazioni ufficiali.
Una tragedia che riapre il dibattito sulla sicurezza
L’omicidio di Manuel Mastrapasqua riaccende il dibattito sulla sicurezza nelle periferie urbane, in particolare a Milano, dove la cronaca nera continua a riportare episodi di violenza e criminalità. L’aggressione, avvenuta in un luogo pubblico e per motivi apparentemente futili, ha lasciato molte persone sgomente e preoccupate.
Le autorità locali stanno già pianificando una serie di misure per aumentare la sicurezza nella zona di Rozzano, inclusa l’installazione di ulteriori telecamere di sorveglianza e un maggiore presidio delle forze dell’ordine. Tuttavia, resta il dolore per una vita stroncata prematuramente e l’angoscia di una comunità che si interroga sul perché di tanta violenza.
Con l’arresto del presunto assassino, la giustizia ha compiuto un primo passo, ma la ferita lasciata dalla morte di Manuel Mastrapasqua resterà aperta ancora a lungo.