sergio mattarella

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha conferito, motu proprio, trentuno onorificenze al Merito della Repubblica Italiana a cittadini e cittadine che si sono distinti per l’impegno nel sociale, l’inclusione, la lotta alla violenza e atti di eroismo. L’annuncio è stato dato dall’ufficio stampa del Quirinale, che ha sottolineato come il Capo dello Stato abbia voluto premiare l’impegno civile e la testimonianza dei valori repubblicani.

La cerimonia di consegna si terrà il 26 febbraio presso il Palazzo del Quirinale alle ore 11:30. Tra gli insigniti, uomini e donne di ogni età e professione, accomunati da un profondo senso di responsabilità verso il prossimo e la comunità.

Un riconoscimento al valore civile e alla solidarietà

Le onorificenze al Merito della Repubblica Italiana rappresentano il più alto riconoscimento per chi si è distinto nel promuovere il bene comune. Mattarella ha voluto evidenziare storie di dedizione e altruismo che incarnano i valori fondamentali della società italiana.

Dal volontariato alla lotta contro la discriminazione, dall’aiuto alle persone in difficoltà all’impegno per la salute pubblica, i premiati dimostrano come ogni azione positiva possa contribuire a rendere il Paese più equo e solidale.

Dalla ricerca scientifica all’imprenditoria etica

Tra i premiati figurano personalità impegnate nella ricerca scientifica, come Giovanni Arras e Giuseppina Sgandurra, insigniti per il loro contributo alla ricerca con dedizione e professionalità.

Pietro Barteselli, invece, è stato premiato per il suo impegno in un’imprenditoria etica, dimostrando che il profitto può andare di pari passo con il rispetto per i lavoratori e la comunità.

Eroismo e coraggio al servizio della società

Diversi cittadini sono stati insigniti per atti di eroismo. Adriano Blundo, agente della Polizia di Stato, ha ricevuto l’onorificenza per aver salvato una donna coinvolta in un incidente stradale mentre non era in servizio.

Angela Isaac, invece, è stata premiata per il coraggio dimostrato durante l’alluvione di Catania del 19 ottobre 2024, quando ha salvato un uomo in pericolo di vita, senza pensare ai rischi per sé stessa.

Lotta contro la discriminazione e inclusione sociale

Molte delle onorificenze sono state assegnate a chi si è battuto per la tutela dei più deboli. Elena De Filippo è stata premiata per il suo lavoro a favore dell’accoglienza e dell’integrazione degli immigrati.

Carmine Falanga ha ricevuto il riconoscimento per il suo impegno nel creare un ponte tra il mondo carcerario e le imprese, favorendo il reinserimento sociale dei detenuti.

Volontariato e impegno nel sociale

Non mancano storie di vita dedicate al volontariato e alla solidarietà. Livia Cecconetto, a 80 anni, è stata premiata per il suo lungo impegno a favore delle madri e dei bambini migranti che arrivano a Lampedusa.

Maria Trapanese, invece, ha ricevuto l’onorificenza per il suo lavoro nel formare professionalmente ragazzi con sindrome di Down e lievi deficit intellettivi, garantendo loro un futuro lavorativo dignitoso.

Sport, memoria e impegno civico

Anche il mondo dello sport e della memoria storica sono stati celebrati. Federico Vanelli, atleta, ha ricevuto il riconoscimento per aver salvato un ragazzino dalla forte corrente del fiume Adda, utilizzando la sua esperienza sportiva.

Vittoria Tognozzi, 87 anni, è stata insignita per la sua attività di testimonianza sull’eccidio di Fucecchio, in cui persero la vita donne, anziani e bambini.

Un'Italia solidale e coraggiosa

Le onorificenze al Merito della Repubblica Italiana rappresentano un segnale di riconoscenza verso chi ha fatto la differenza nella società. Dalla lotta contro le disuguaglianze all’eroismo quotidiano, queste storie mostrano il volto migliore dell’Italia: un Paese che premia l’impegno, la solidarietà e il coraggio.

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