Trucidato sotto casa da un commando armato: fermato l'ex boss Vincenzo Sarno
La polizia ha arrestato oggi Vincenzo Sarno, collaboratore di giustizia, per l'omicidio di Tubelli avvenuto nel 1996 a Cercola. Le indagini svelano nuovi dettagli sull'operato del clan Sarno a Napoli Est
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Questa mattina, la polizia di Massa Carrara ha eseguito il fermo di Vincenzo Sarno, ex boss del clan Sarno e collaboratore di giustizia, accusato dell’omicidio di Gerardo Tubelli, avvenuto il 5 gennaio 1996 a Cercola, un comune situato alle pendici del Vesuvio. Sarno, che in passato ha ricoperto ruoli di vertice nel clan Sarno insieme ai suoi fratelli, era uno degli esponenti più temuti della criminalità organizzata napoletana, con attività prevalenti a Napoli Est dagli anni '90 fino alla fine del 2010.
L'omicidio di Tubelli: un regolamento di conti tra clan rivali
Gerardo Tubelli, all’epoca dei fatti membro di un gruppo criminale attivo nella zona di Cercola, fu ucciso sotto casa in un agguato in cui furono sparati numerosi colpi d’arma da fuoco. L’indagine, che ha portato alla scoperta della verità, ha confermato che il commando di fuoco responsabile dell'omicidio fosse guidato proprio da Vincenzo Sarno. Le rivelazioni di diversi collaboratori di giustizia, inclusi quelli autoaccusatori, hanno permesso agli inquirenti di ricostruire i dettagli del crimine.
L’omicidio di Tubelli sarebbe stato motivato dalla faida in corso tra il clan Sarno e il gruppo Maione/Tubelli, affiliato all'Alleanza di Secondigliano, che cercava di prevalere nella gestione delle attività illecite a Cercola. Questo scontro tra bande, che ha segnato gli anni ‘90, ha causato numerosi episodi di violenza, tra cui l’assassinio di Tubelli.
Sarno: un boss ancora attivo nel territorio napoletano
Nonostante la sua collaborazione con la giustizia, la pericolosità di Vincenzo Sarno non è mai venuta meno. Recenti operazioni di controllo sul territorio napoletano hanno portato alla luce la sua presenza attiva nella zona, come nel caso di un controllo stradale che ha avuto luogo nel napoletano, dove Sarno è stato denunciato per il possesso illegale di una pistola.
Le indagini hanno anche svelato che Sarno continuava a muoversi per recuperare somme di denaro affidate a terzi prima della sua collaborazione con le autorità. Le dichiarazioni di un altro collaboratore di giustizia hanno confermato che l'ex boss non solo aveva una forte influenza nelle zone a lui vicine, ma cercava anche di mantenere il controllo su attività illecite legate al riciclaggio di denaro.
Conclusioni e prospettive future dell'indagine
L’arresto di Vincenzo Sarno rappresenta un passo importante nella lotta contro la criminalità organizzata a Napoli e provincia. Le sue dichiarazioni potrebbero portare alla luce nuovi dettagli su altri crimini e alleanze criminali che hanno segnato la storia recente della camorra. Le autorità competenti proseguiranno le indagini per accertare il coinvolgimento di altre persone nel crimine e garantire che giustizia venga fatta per tutte le vittime di questa guerra di mafia.
In conclusione, l'omicidio di Gerardo Tubelli e l'arresto di Vincenzo Sarno sono il frutto di un lungo e complesso lavoro investigativo, che dimostra come la giustizia possa arrivare anche dopo decenni, portando finalmente alla luce le verità nascoste nel buio della criminalità organizzata.