Nel pomeriggio del 18 luglio 2023, una tempesta improvvisa accompagnata da una tromba d' aria si è abbattuta sull'area compresa tra l'Agordino, il Comelico e il Cadore, causando notevoli danni. Verso le 17, la parte settentrionale della provincia è devastata da vento e pioggia, con conseguenze simili, sebbene meno gravi, rispetto alla tempesta Vaia che ha colpito la regione nell'autunno del 2018.

In particolare, diverse località del Cadore, nella provincia di Belluno, sono state interessate da una tromba d' aria che ha scoperchiato i tetti di vari edifici e provocato la caduta di alberi, alcuni dei quali hanno danneggiato le auto parcheggiate nelle vicinanze.

La tromba d' aria ha generato un'ottantina di richieste d'intervento ai Vigili del Fuoco, che hanno prontamente risposto con le squadre di Belluno, il personale regionale dei comandi di Verona e Treviso, oltre al supporto dei volontari. L'obiettivo principale è stato mettere in sicurezza le abitazioni colpite. La violenza del vortice amplificata inoltre dall'accumulo di energia atmosferica, dopo diversi giorni di caldo intenso.

La tempesta accompagnata anche da rovesci di grandine, che hanno ulteriormente complicato la situazione.

Il governatore Luca Zaia ha immediatamente contattato i sindaci del territorio per valutare l'entità dei danni alle strutture. Fortunatamente, al momento non si segnalano feriti tra le persone. Zaia ha descritto la devastazione degli alberi nei boschi e ha commentato: "Immagini che ricordano, con le dovute proporzioni, quanto accaduto con Vaia". Il presidente governatore ha inoltre sottolineato che gran parte dell'area dolomitica bellunese travolta da un vento violento e grandine.

Le autorità locali continueranno a monitorare la situazione e fornire assistenza alle comunità colpite dalla tempesta. È fondamentale garantire la sicurezza e il supporto alle persone coinvolte. Valutare e affrontare inoltre i danni materiali causati da questo evento meteorologico improvviso e violento.

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