Tragedia in Sardegna: cacciatore colpito da un proiettile di rimbalzo muore in ospedale
Pietro Mais, 63 anni ed ex carabiniere, è deceduto dopo una battuta di caccia al cinghiale. Inutili i tentativi dei medici di salvarlo
Un tragico incidente di caccia ha scosso la comunità di Aglientu e Villacidro. Pietro Mais, 63 anni, ex carabiniere, ha perso la vita dopo essere stato colpito da un proiettile di rimbalzo durante una battuta di caccia al cinghiale nelle campagne di Mascarizzu, una zona impervia del comune di Aglientu. Nonostante il tempestivo intervento dei soccorsi e l’operazione d’urgenza all’ospedale Giovanni Paolo II di Olbia, l’uomo non ce l’ha fatta ed è morto durante la notte.
La dinamica dell’incidente
Il tragico evento si è verificato nel pomeriggio di ieri, quando Pietro Mais si trovava impegnato in una battuta di caccia al cinghiale insieme ad alcuni amici. Secondo le prime ricostruzioni effettuate dai Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Tempio, il colpo che ha ferito mortalmente Mais sarebbe stato causato da un proiettile di rimbalzo che, dopo aver colpito una roccia, ha deviato la sua traiettoria colpendo il cacciatore all’addome.
L’incidente è avvenuto in una zona particolarmente impervia, lontano dal centro abitato, rendendo complessi sia l’intervento dei soccorsi che il trasporto dell’uomo in ospedale.
L’allarme e i soccorsi
L’allarme è stato lanciato dagli amici di Pietro Mais intorno alle 16:00, dopo che l’uomo si è accasciato a terra in seguito al colpo. Vista la difficoltà nel raggiungere la zona con mezzi terrestri, è stato necessario l’intervento di un elisoccorso, che ha trasferito d’urgenza Mais all’ospedale Giovanni Paolo II di Olbia.
Nonostante i tentativi disperati dei medici e un’operazione chirurgica d’urgenza, il 63enne è deceduto durante la notte a causa delle gravi ferite riportate all’addome.
Una comunità in lutto
La notizia della morte di Pietro Mais ha sconvolto le comunità di Villacidro e Aglientu. L’uomo, ex carabiniere, era molto conosciuto e rispettato sia per la sua carriera nelle forze dell’ordine che per la sua passione per la caccia.
Amici e conoscenti ricordano Pietro come un uomo corretto, generoso e appassionato della natura. Il tragico incidente ha lasciato un vuoto nella comunità e ha riacceso il dibattito sulla sicurezza durante le battute di caccia.
Le indagini dei Carabinieri
I Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Tempio stanno continuando le indagini per ricostruire con precisione la dinamica dell’incidente. Al momento, la pista più accreditata rimane quella del colpo accidentale di rimbalzo, ma saranno necessari ulteriori accertamenti per chiarire ogni dettaglio.
Gli investigatori stanno ascoltando i testimoni presenti durante la battuta di caccia per verificare eventuali responsabilità e ricostruire l’esatta sequenza degli eventi.
La pericolosità delle battute di caccia
Questo tragico episodio riporta sotto i riflettori il tema della sicurezza nelle battute di caccia, specialmente in aree impervie e caratterizzate da terreni accidentati. I colpi di rimbalzo rappresentano un rischio concreto durante le attività venatorie, soprattutto quando vengono utilizzati fucili ad alta potenza.
Le autorità competenti potrebbero introdurre ulteriori misure di sicurezza e formazione per i cacciatori, al fine di prevenire incidenti simili in futuro.
Il dolore della famiglia e della comunità
La famiglia di Pietro Mais è stata raggiunta da numerosi messaggi di cordoglio. Amici, conoscenti e colleghi delle forze dell’ordine si sono stretti attorno ai parenti per offrire il loro supporto in questo momento di dolore.
La tragedia ha lasciato un segno indelebile nella comunità, dove Pietro era conosciuto e apprezzato per la sua dedizione sia nella vita professionale che nelle sue passioni personali.