BONUS 200 EURO, ANCORA PIU' SOLDI E PIU' BENEFICIARI: E' UFFICIALE. Lo conferma l’INPS, novità per i neoassunti
BONUS 200 EURO. Con la conversione del decreto Aiuti, per la quale è arrivato il via libera definitivo del Parlamento, viene ampliata la platea dei beneficiari del cosiddetto bonus una tantum di 200 euro.
Ne ha dato conferma ufficiale l’Inps, rispondendo a una richiesta avanzata dal Consiglio nazionale dell’Ordine dei consulenti del lavoro. Nel dettaglio, l’Istituto ha ribadito che per valutare quali lavoratori subordinati soddisfano i requisiti per avere diritto al bonus 200 euro bisogna far riferimento a quanto stabilito dalla circolare Inps 73/2022.
Con tale circolare, infatti, l’Inps - sentito il ministero del Lavoro - ha spostato di qualche mese il termine temporale entro cui il lavoratore subordinato deve aver beneficiato del cosiddetto bonus contributi. Ossia dello sgravio dello 0,8%introdotto dalla legge di Bilancio 2022 per favorire coloro che penalizzati dall’addio al bonus Renzi. Secondo quanto inizialmente stabilito dal decreto n. 50 approvato il 17 maggio 2022, infatti, tale termine era fissato al 30 aprile 2022; tuttavia, nella suddetta circolare si legge “23 giugno 2022”, una novità che ha comportato non poche difficoltà tra i datori di lavoro.
Tant’è che il Consiglio nazionale dell’Ordine dei consulenti del lavoro ha deciso di scrivere all’Inps per ottenere chiarimenti a riguardo, così da evitare che i datori di lavoro possano commettere errori nell’erogare il bonus 200 euro (che dovrebbe essere così restituito in un secondo momento).
Il bonus 200 euro spetta ai neoassunti?
Hai appena firmato un contratto da lavoro dipendente, guadagni meno di 35 mila euro l’anno e per questo pensi di avere sicuramente diritto al bonus 200 euro che, ricordiamo, viene anticipato nella busta paga di luglio dal datore di lavoro. Ebbene, non è detto così: non sempre, infatti, il bonus una tantum del valore netto di 200 euro introdotto dall’articolo 31 del decreto n. 50 del 2022 spetta a chi è stato appena assunto. Esiste infatti un arco temporale ben definito entro il quale deve esserci stata l’assunzione. Altrimenti il bonus non spetta in busta paga. E l’unica possibilità di percepirlo è di rientrare in una delle categorie elencate nel successivo articolo 32. Commette un errore, dunque, chi ritiene che basti avere un rapporto come lavoratore dipendente in essere e un reddito inferiore a 35 mila euro per avere diritto al bonus. Diversamente da quelle che erano le indiscrezioni, infatti, il Governo Draghi ha scelto di prevedere per i lavoratori dipendenti un requisito diverso dal “reddito entro i 35 mila euro”.Nel dettaglio
Il legislatore ha deciso che il lavoratore abbia goduto del cosiddetto bonus contributi introdotto dall’ultima legge di Bilancio. Tuttavia, la circolare Inps n. 73/2022 prima, e la legge di conversione del decreto Aiuti poi, hanno rivisto questo termine, stabilendo che per avere diritto al bonus 200 euro è necessario aver beneficiato dello sgravio contributivo entro la data del 23 giugno 2022. Una novità confermata dall’Inps nel rispondere ai dubbi avanzati dal Consiglio nazionale dell’Ordine dei consulenti del lavoro: il periodo individuato dalla norma originaria - ossia il primo quadrimestre 2022 - viene esteso al giorno precedente l’emanazione della suddetta circolare, ossia al 23 giugno 2022.Ricapitolando, il bonus spetta a due condizioni:
- avere almeno una busta paga riferita al periodo che va dall’1 gennaio al 23 giugno 2022;
- almeno una delle buste paga deve avere un importo inferiore a 2.692,00 euro lordi. (Limite entro cui si ha diritto alla riduzione dello 0,8% dei contributi dovuti dal dipendente sulla propria retribuzione).
Bonus 200 euro per i nuovi assunti: quando spetta
Sono due le situazioni in cui anche chi è stato assunto dopo il 23 giugno 2022 ha diritto al bonus 200 euro:- aver avuto tra l’1 gennaio e 23 giugno 2022 uno o più rapporti di lavoro subordinato, anche se presso un’altra azienda. In tal caso, in presenza di una busta paga d’importo inferiore a 2.692,00 euro, spetta comunque al nuovo datore di lavoro procedere al pagamento del bonus in oggetto (somma che sarà poi possibile recuperare);
- la seconda è soddisfare i requisiti per avere diritto al bonus per un’altra delle categorie indicate dall’articolo 32 del decreto n. 50/2022. Ad esempio, se si è titolari di pensione o di assegno sociale; oppure se nell’anno precedente risultano almeno 50 giornate di lavoro con contratto stagionale e un reddito inferiore a 35 mila euro.